Dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità (gr. εὐδαιμονία) e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla; va distinta dall’ edonismo, che pone tale compito nel conseguimento del piacere immediato. Eudemonistica è la dottrina socratica del ‘bene-attraente’ e dell’identità di virtù e felicità, ed è anche l’ideale di Aristotele, per il quale la felicità è perfezione individuale, come ...
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felicità Stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato. L’aspirazione alla f. è caratteristica dell’etica classica, che la chiamò eudaimonia (➔ eudemonismo). [...] Trascurata nella filosofia moderna in seguito alla posizione rigoristica assunta da I. Kant, la nozione di f. è rimasta viva nella tradizione culturale anglosassone, ispirando il pensiero filosofico, sociale ...
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Dottrina morale, secondo la quale fine di ogni azione umana è, e non può non essere, il piacere che essa procura a chi la compie. In senso generale, l'edonismo si contrappone quindi ad ogni teoria che [...] , sia questa intesa in senso strettamente egoistico, o anche in senso altruistico. In questo significato, l'edonismo comprende in sé anche l'eudemonismo e l'utilitarismo; più specificamente e tecnicamente, invece, se ne distingue, in quanto, mentre l ...
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UTILITARISMO
Delio CANTIMORI
. L'utilitarismo è la teoria che fonda la morale sull'utilità, identificando questa con quella, in quanto afferma che la vera utilità dell'individuo non può non accordarsi [...] dei premî e delle pene d'oltretomba. Ma l'utilitarismo era in quei pensatori ancora spesso confuso con l'eudemonismo (v.), come con l'eudemonismo tornerà a confondersi l'utilitarismo teologico di W. Warburton e di W. Paley. Il Hobbes ne determina l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Epicureismo
James Warren
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Epicuro, poi portato avanti dai discepoli della sua scuola e [...] si uniscono e disgiungono; il semi-ateismo per cui gli dèi esistono ma non intervengono nelle vicende umane e l’eudemonismo che concepisce come fine ultimo della vita la ricerca della felicità, intesa come tranquillità d’animo (atarassia) e assenza ...
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PALEY, William
Guido CALOGERO
Pensatore inglese, nato a Peterborough nel luglio 1743, morto a Lincoln il 25 maggio 1805. Dopo avere appartenuto varî anni al Christ's College di Cambridge, entrò nella [...] del Settecento, a cui si ricollega nel generale orientamento eudemonistico e nella giustificazione religiosa di questo stesso eudemonismo, fatto dipendere dalla determinazione divina dell'umano benessere.
Bibl.: Leslie Stephen, in Dict. of Nat. Biogr ...
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TAVERNA, Giuseppe
Giovanni Calò
Nato a Piacenza il 14 marzo 1764, morto ivi il 20 aprile 1850. Sacerdote, maestro pubblico e privato a Piacenza (nel Collegio di S. Pietro, dove ebbe scolaro P. Giordani), [...] . XVIII e fu, se non propriamente lockiano, ammiratore del Locke, razionalista in educazione e seguace in morale d'un eudemonismo nobilmente inteso. Poneva come primo compito dell'educatore, nella prima età del fanciullo, l'educazione dei sensi;. poi ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] 'etica come scienza di fatti, non normativa, e tentando, mediante un'analisi dei valori, la fondazione empirica dell'eudemonismo: saranno eticamente valide solo quelle azioni cui si accompagni un'esperienza gioiosa, quella tipica del gioco e dell'età ...
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LA METTRIE, Julien Offroy de
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo, nato a Saint-Malo il 25 dicembre 1709, morto a Berlino l'11 novembre 1751. Dagli studî teologici passato a quelli di medicina, [...] sue idee a posteriori, mediante l'educazione, attraverso i sensi. La dottrina morale del L. M. è costituita da un eudemonismo edonistico, che si risolve nel più crudo relativismo morale: a ciascuno è legge il suo piacere. L'unico piacere universale è ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , rispetto alla volontà, del bene, che si rivela quindi anche come ciò che è sommamente piacevole ed utile (eudemonismo), sull'involontarietà del male, ecc. Tuttavia, proprio dalla riflessione su queste tesi socratiche cominciano a sorgere problemi ...
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eudemonismo
s. m. [dal gr. εὐδαιμονισμός; v. eudemonia]. – La dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla (va distinta dall’edonismo, che pone tale compito nel conseguimento del...
eudemonia
eudemonìa s. f. [dal gr. εὐδαιμονία, der. di εὐδαίμων «felice», comp. di εὖ «bene1» e δαίμων «demone; sorte»]. – Nel linguaggio filosofico, la felicità intesa come scopo fondamentale della vita (secondo la dottrina dell’eudemonismo).