In geometria prende il nome di asintoto di una curva avente un ramo che va all'infinito, la retta limite (se esiste) della tangente a un punto del ramo di curva quando questo punto, muovendosi sulla curva, [...] A B rappresenta l'asintoto della curva C.
1. Nella geometria dei Greci già si conosceva qualche caso di asintoto. Euclide tratta soltanto di quelli dell'iperbole e ne dà alcune proprietà; ma chi approfondì meglio quest'argomento fu Apollonio. Questo ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...]
Lo studio, da parte di Fermat, di questa equazione diofantea fu motivato senza dubbio da un teorema contenuto negli Elementi di Euclide (Libro X, prop. 28, lemma 1). Esso enunciava una proprietà già nota ai Babilonesi intorno al 1700 a.C. (teorema 9 ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] e solo in seguito ai tentativi infruttuosi si convince che una geometria non euclidea è logicamente compatibile quanto la geometria di Euclide. Anche J. Bolyai, ungherese, scrive nel 1829 un lavoro in cui mostra come si possa costruire una geometria ...
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Così chiama sé stesso l'autore (un veneziano "padron di nave") di un Isolario ossia Corografia del Mar Egeo in versi, pubblicato senza note tipografiche a Venezia fra gli anni 1477-1485 e dedicato al doge [...] il primo atlante speciale stampato.
L'autore non è certo, come qualcuno ha supposto, Bartolomeo Zamberti traduttore di Euclide, che aveva appena 13 anni nel 1485, ma piuttosto - secondo una congettura di E. Jacobs (in Frankfurter Zeitung ...
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formalizzazione
Rappresentazione rigorosa di una teoria da un punto di vista espressivo e deduttivo. Tale rappresentazione viene considerata necessaria per escludere sia la presenza di assunzioni occulte [...] (di carattere specificamente geometrico) dai quali il resto degli enunciati, i teoremi, doveva essere dedotto. Le regole seguite da Euclide per dedurre enunciati da enunciati non erano però sempre esplicitate, così come non era chiara l’utilità di ...
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Astronomia
C. di altezza
In astronomia nautica, circonferenza (c in fig. 1) tracciata sulla sfera terrestre, avente per centro la proiezione su quest’ultima, dal suo centro, di un astro A, e per raggio [...] della geometria classica. Quasi tutte le sue proprietà elementari si trovano esposte nel libro III degli Elementi di Euclide.
Proprietà delle corde
Corde uguali sottendono archi uguali; ogni corda è dimezzata dal diametro a essa perpendicolare ...
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MARINO (Μαρῖνος, Marinus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo V d. C. Nato a Neapoli di Samaria intorno al 440, entrò nell'accademia platonica di Atene nel tempo in cui ne era diadoco Proclo, [...] di δεδομένον e i problemi con esso collegati (edita da H. Menge, in appendice allo scritto euclideo, in Opera omnia di Euclide, VI, Lipsia 1896, pp. 233-57); commentarî agli Analitici di Aristotele, di cui si sono conservate solo alcune annotazioni ...
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MONOCORDO
Francesco VATIELLI
. È uno strumento antichissimo, si dice inventato da Pitagora (il quale è probabile, invece, lo avesse conosciuto dai sacerdoti dell'Egitto). Il filosofo se ne sarebbe servito [...] deve essere posto per rendere il suono che si desidera. La prima descrizione del monocordo è data dal trattato di Euclide: Sectio canonis. Il monocordo è stato in tutti i tempi e senza sostanziali modificazioni lo strumento che si è prestato ...
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Matematico (Borgo San Sepolcro 1445 - Roma 1517). Frate francescano, insegnò matematica in molte città italiane e fu autore del primo trattato generale di aritmetica e algebra pubblicato a stampa (1494). [...] generale di aritmetica e algebra pubblicato a stampa. Il libro, che si basa sugli scritti di L. Fibonacci sugli Elementi di Euclide e su vari altri trattati antichi e medievali, ebbe grande diffusione. In esso si trovano, tra l'altro, i primi esempi ...
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HAMILTON, Sir William Rowan
Giovanni Giorgi
Fisico matematico, di famiglia scozzese immigrata in Irlanda, nato il 4 agosto 1806 a Dublino, morto il 2 settembre 1865 a Dunsink. Si affermò dapprima con [...] non ebbe maestri, e fu sommamente originale. Cominciò come abile calcolatore di numeri; ebbe per caso occasione di leggere Euclide; si formò sulle opere di Newton e sulla Mécanique Céleste di Laplace, nel tempo in cui frequentava altri studî all ...
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euclideo
euclidèo (ant. euclìdico) agg. – Relativo al matematico greco Euclide, vissuto intorno al 300 a. C.; in partic., di ente geometrico, o meglio di un sistema ipotetico-deduttivo, soddisfacente i postulati di Euclide: geometria e., v....
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...