Teologo greco-ortodosso (n. Berea di Macedonia 1589 - m. in Valacchia prima del 1639). Monaco del Monte Àthos, fu mandato da Cirillo Lùkaris, che tentava un avvicinamento tra la Chiesa greca e le confessioni [...] divergenze politiche e dissensi teologici: la sua ῾Ομολογία τῆς ἀνατολικῆς ᾿Εκκλησίας (pubbl. in Monumenta fidei ecclesiae orientalis, 1850) mostra influssi calvinisti (per es., solo tre sacramenti, battesimo, penitenza ed eucaristia sono necessarî). ...
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GUGLIELMO di Champeaux
Francesco Pelster
Insegnante a Parigi, arcidiacono di Notre-Dame, vi godé secondo Abelardo grande riputazione. Nella Pasqua del 1109 o poco più tardi, rinunziò alle sue cariche, [...] teologici, quali l'origine dell'anima (in cui G. sostiene il creazionismo), l'Eucaristia (su cui egli testifica che ancora ai suoi tempi veniva somministrata l'Eucaristia sotto forma di vino ai bambini battezzati), il matrimonio e la simonia.
Scritti ...
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OLDCASTLE, Sir John
Reginald Francis Treharne
Gentiluomo del Herefordshire che ebbe da Enrico IV incarichi nel Galles e nelle "Marche". Fu studioso, soldato, diplomatico e uomo d'affari; rappresentò [...] ). Sottoposto a processo dall'arcivescovo Arundel, fu indotto, nonostante l'abile difesa, a confessare le proprie opinioni eretiche sull'eucaristia, la confessione e il potere papale. Venne condannato al rogo, ma fuggì dalla Torre di Londra; dopo la ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] , mostrò palesemente il distacco fra Z. e Lutero, rivelando l'impossibilità di conciliare la dottrina di Z. dell'Eucaristia, come simbolo commemorativo della Cena, con il tradizionalistico concetto che ne aveva Lutero; il che fece fallire i piani ...
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Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico [...] di riformatore: si inimicò infatti e Lutero e gli Svizzeri, ondeggiando fra l'uno e gli altri nella polemica sull'Eucaristia. La sua opposizione all'Interim d'Augusta (1547), lo costrinse ad abbandonare (1549) Strasburgo. Riparò in Inghilterra. ...
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ROGERS, John
Nato ad Aston presso Birmingham, studiò a Cambridge. Rettore della chiesa della Santa Trinità a Queenhithe (Londra), si trasferì nel 1534 ad Anversa come cappellano dei mercanti inglesi [...] processato e condannato a morte sotto l'accusa di avere negato il carattere cristiano della Chiesa romana e la presenza reale nell'Eucaristia. La sentenza fu eseguita a Smithfield il 4 febbraio 1555. R. fu la prima vittima della reazione cattolica. ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] , fu dagli artisti trasportata al lato destro, come il più nobile, donde uscirono sangue ed acqua simboleggiando nei due sacramenti, dell'eucaristia e del battesimo, la Chiesa che usciva dal lato di Cristo morto, come Eva era uscita dal lato di Adamo ...
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FLABELLO (lat. flabellum)
Bianca Paulucci
Ventaglio o paramosche di origine antichissima: i monumenti babilonesi-assiri, egiziani e greci ne offrono frequenti esempî in rappresentazioni di sovrani e [...] , si usano solo dal papa nelle funzioni sacre, quando egli sta sulla sedia gestatoria e quando, sul talamo, porta in processione l'Eucaristia. Il flabello è formato da un'asta di circa due metri, coperta di velluto cremisi, ornata d'un nastro d'oro a ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] " (De lapsis, 26; CSEL, III, 1, 1868, p. 256) e poi da Girolamo (m. nel 420) sempre per la conservazione dell'Eucaristia (Ep., CXXVI, 20; CSEL, LVI, 1918, p. 141). Questa destinazione si deduce anche dalle raffigurazioni a rilievo su alcuni esempi di ...
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BRIVIO (Brippius, Brippio), Giuseppe
Massimo Miglio
Figlio di Francesco e di Eva Birago, nacque nel 1378. Dal 1405 appare come "ordinarius ecclesiae Mediolanensis", titolo con cui è presente, anche [...] di omaggio alla maestà di Dio e del suo vicario in terra. Dopo una breve definizione del battesimo, della penitenza ed eucaristia, il B. veniva al punto che più gli stava a cuore: la definizione della funzione di vicario di Cristo del pontefice ...
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eucaristia
eucaristìa (o eucarestìa) s. f. [dal lat. tardo eucharistĭa, gr. eccles. εὐχαριστία, propr. «riconoscenza, rendimento di grazie», der. di χάρις «grazia»]. – 1. Sacramento centrale del cristianesimo, definito come prolungamento dell’incarnazione...
eucaristico
eucarìstico agg. [dal gr. εὐχαριστικός «di gratitudine, che serve a ringraziare»] (pl. m. -ci). – Dell’eucaristia: sacramento e.; le specie e.; sacrificio e., offerta e., la messa; pane e., l’ostia consacrata; convito e., la comunione;...