Anatomo-patologo e clinico italiano (Roma 1847 - ivi 1935). Svolse la sua attività a Roma prima come medico negli ospedali, poi (1881) come prof. di anatomia patologica all'università. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1908) di cui fu anche vicepresidente (1933); senatore del Regno. Con una vasta produzione scientifica portò rilevanti contributi a molti argomenti di patologia e di clinica: ...
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MALARIA (XXI, p. 987)
L'Istituto di malariologia EttoreMarchiafava. - Nel 1927 il Capo del governo creò la Scuola superiore di malariologia alle dipendenze del Ministero degli affari esteri per facilitare [...] inaugurata dal Duce il 21 aprile 1936 e intitolata al nome del grande malariologo romano EttoreMarchiafava.
L'Istituto di malariologia EttoreMarchiafava è parastatale, alle dipendenze del Ministero degli affari esteri; è governato da un consiglio ...
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Medico italiano (Roma 1862 - ivi 1959), fratello di Raffaele. Dal 1926 al 1935 direttore dell'Istituto di semeiotica dell'univ. di Roma e dal 1933 dell'Istituto di malariologia "EttoreMarchiafava". Collaborò [...] con G. B. Grassi e A. Bignami alle classiche ricerche (1898-1899) che illustrarono il ciclo sessuato dei parassiti della malaria umana nella zanzara Anopheles. Importanti ricerche vennero da lui compiute ...
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CACACE, Ernesto
Domenica La Banca
Nacque a Napoli il 21 agosto 1872 da Crescenzo, capitano della marina mercantile, e Maria Francesca Florio.
Fin da giovanissimo si distinse per una spiccata attitudine [...] malariologia. La rivista ospitò i contributi dei più noti malariologi del tempo, tra cui Angelo Celli ed EttoreMarchiafava. Il medico partenopeo fu invitato a presentare i risultati della sua attività antimalarica in numerosi congressi mondiali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Camillo Golgi
Paolo Mazzarello
Camillo Golgi è stato un protagonista della scienza nella seconda metà dell’Ottocento. Il suo nome è legato a contributi fondamentali: l’invenzione della reazione nera, [...] malaria.
Dopo un soggiorno a Roma nell’ospedale Santo Spirito, ospite nel settembre 1885 dell’anatomo-patologo EttoreMarchiafava e dell’igienista Angelo Celli (che avevano confermato ed esteso la scoperta del francese Alphonse Laveran sull’esistenza ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] di una malattia epidemica. Tale scetticismo fu condiviso, sino al 1884, dai due principali malariologi italiani del tempo, EttoreMarchiafava e Angelo Celli, che sostennero il ruolo eziologico del Bacillus malariae di Klebs e Tommasi-Crudeli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] e Giuseppe Bastianelli, dimostrò la trasmissione anofelica della malaria nell’uomo; l’anatomopatologo e clinico EttoreMarchiafava e l’igienista Angelo Celli (1857-1914), che diedero contributi fondamentali alla patologia clinica della malaria ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Medicina tropicale
Helen Power
Medicina tropicale
La storia della medicina tropicale è strettamente legata ai viaggi di esplorazione, [...] causata da batteri palustri.
Laveran si recò in Italia nel 1882 per descrivere i parassiti che aveva scoperto a EttoreMarchiafava (1847-1935) e Angelo Celli (1857-1914), annoverati fra gli scienziati più importanti del paese, i quali tuttavia non ...
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CARDUCCI, Agostino
Ettore Giammei
Nacque a Isoletta, una frazione del comune di Arce (prov. di Caserta fino al 1925, poi di
Frosinone) il 13 dic. 1873, da Antonio e da Filomena Panzera, e compì gli [...] ospedaliera romana con una eccellente preparazione teorica, basata soprattutto sull'anatomia patologica appresa alla scuola di E. Marchiafava e con la costante minuziosa osservazione al letto del malato, il C. si segnalò come valente clinico ...
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