Poeta cèco, nato il 21 febbraio 1846 a Ostředek (Benešov) e morto a Praga il 23 febbraio 1908, fu il più popolare poeta del cosiddetto periodo del panslavismo e storicismo (tra il 1860 e il 1878). Giovinetto si entusiasmò per i poeti cantori della libertà e cominciò a poetare con ballate, romanze e canti di colorito popolare. La sua prima opera di largo respiro fu il poemetto Adamité (Gli Adamiti, ...
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Poeta russo, nato nel 1880, morto nel 1921. Nonostante l'adesione alla corrente decadente del principio del sec. XX, e lievi influenze straniere, il B. rapidamente assurge a poeta profondamente originale [...] , dove è anche un'ampia bibliografia. Traduz. in italiano: Gli Sciti, I dodici, traduzione di E. LoGatto (Russia, I, 1920), Poesie sull'Italia, trad. di E. LoGatto (Russia, 1923), poesie varie in Antologia dei poeti russi del XX secolo a cura di R ...
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GORČAKOV, Aleksandr Michajlovič, principe
EttoreLoGatto
Uomo di stato e diplomatico russo, nato il 4 (16) luglio 1798, morto a Baden il 27 febbraio (11 marzo) 1883. Fu educato nel liceo di Tsarskoe [...] Selo, dove fu amico del poeta Puškin. Negli anni 1820-22 fu col conte Nesselrode ai congressi di Troppau, Lubiana e Verona. Dal 1822 al 1827 fu all'ambasciata di Londra come segretario. Dopo una breve ...
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Assemblea rappresentativa russa dal 1906 al 1917. La concessione del parlamento fu una conseguenza della necessità di rinnovamento politico della Russia, imposta dal movimento sociale che, affermatosi [...] , che aveva già preso forme rivoluzionarie, si fece sempre più violento. Sotto la pressione popolare, seguendo i consigli del conte Witte, lo zar il 17 ottobre concesse al paese tutte le libertà civili, l'uguaglianza di diritti e una vera e propria ...
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STANISLAVSKIJ, Konstantin Sergeevič (pseud. di K. S. Alekseev)
EttoreLoGatto
Attore e regista russo, nato a Mosca il 17 gennaio 1863. Cominciò a recitare da bambino in una compagnia di spettacoli familiari. [...] avaro di Puškin e in George Dandin di Molière. Come regista lo St. esordì nel 1889. Un forte impulso a dedicarsi alla 1898, incontro da cui nacque il famoso Teatro d'arte, lo St. continuò a svolgere soprattutto attività di attore.
Nella creazione ...
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IVANOV, Vjačeslav Ivanovič
EttoreLoGatto
Poeta e filosofo russo, nato a Mosca nel 1866. Dopo avere studiato alle università di Mosca e di Berlino filologia e filosofia, visitò quasi tutta l'Europa [...] e soggiornò a lungo in Italia. Stabilitosi nel 1905 a Pietroburgo, raccolse intorno a sé buona parte del movimento simbolista, di cui divenne il più ascoltato teorico, collaborando alle riviste: Zolotoe ...
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Umanista boemo, nato nel 1523, morto nel 1571. Nel 1544 ascoltò a Wittenberg le prediche di Lutero; più tardi studiò all'Accademia di Basilea, dove rimase sino al 1555. In questo stesso anno e poi nel 1557 fu mandato dall'Unione dei Fratelli boemi in missione presso il re Massimiliano II a Vienna. Nel 1557 fu nominato vescovo dell'Unione e tale rimase fino alla sua morte. La sua opera fu soprattutto ...
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Letterato, giornalista ed economista russo. Nato a Saratov nel 1828, morto ivi nel 1889. La sua dissertazione di laurea: Rapporti estetici dell'arte con la realtà, lo mise subito in sospetto delle autorità, [...] per le sue tendenze. Divenuto collaboratore delle principali riviste del tempo: Otečestvennyja Zapiski (Gli annali patrî), Atenej e Sovremennik (Il contemporaneo), richiamò l'attenzione degli spiriti più ...
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Poeta russo, nato nel 1867 a Ivanovo-Voznesenk. La famiglia era di origine nordica. Incominciò con una Raccolta di versi nel 1890; a cui seguirono Sotto il cielo nordico, elegie, stanze, sonetti, nel 1894, [...] (Da Čechov ai nostri giorni), Pietroburgo 1908; Elis, Poety-simvolisty (Poeti simbolisti), Mosca 1909. In italiano: E. LoGatto, Poesia russa della rivoluzione, Roma 1923; Sulla poesia russa contemporanea; in Studi di letterature slave, I, Roma 1925 ...
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Drammaturgo e teorico del teatro russo. Nato nel 1879, studiò dapprima diritto e musica. Negli anni dal 1907 al 1912 partecipò all'organizzazione e alla gestione del "Teatro antico", del teatro della Kommissarževskaja, [...] lanciare il grido "riteatralizziamo il teatro"; e nello scritto Il teatro per sé ha messo in evidenza la necessità che lo spettatore collabori alla rappresentazione teatrale, la quale non deve già dare una compiuta immagine del reale, ma stimolare la ...
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