Personaggio del quale è noto solo il nome, strettamente legato alla raccolta di byline (v.), di cui sarebbe stato il compilatore. Questa attribuzione è fondata solo sul fatto che il Kalajdovič, editore della 2ª raccolta, fatta per iniziativa del conte N. P. Rumjancev, aveva appreso che il nome del D. si trovava sulla prima pagina del manoscritto andato poi perduto. La raccolta detta di Kirša D. ha ...
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Romanziere e giornalista lettone, nato a Sk???ibenieki in Curlandia nel 1862, morto a Riga nel 1922. Il primo romanzo che lo rese popolare fu Vecais pilskungs (Il vecchio castellano). Seguirono, tra l'altro, [...] Starp divām ugunīm (Tra due fuochi), romanzo della vita della campagna lettone; Jaunā pasaule (Il mondo nuovo), e finalmente una grande trilogia: Riga, in cui è un ampio quadro realistico delle lotte sostenute ...
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Critico russo, nato il 1° luglio 1813, morto il 20 marzo 1887. I suoi principali lavori si riferiscono al periodo di Puskin e di Gogol, agl'idealisti del 4° decennio del sec. XIX e al Turgenev. Propugnatore di una estetica dell'arte pura, avversario convinto di ogni letteratura di tendenza, dovette la sua importanza alla tenacia con cui difese i suoi principî contro l'opinione predominante. Notevolissimi ...
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Poeta russo (1807-1873), che ebbe al suo tempo grande successo, ma in seguito, non del tutto giustamente, fu dimenticato. Temperamento lirico, cantò l'amore e la natura, con una ricercatezza e virtuosità formale che potrebbero farlo considerare un precursore del movimento modernista del principio del sec. XX. Scrisse anche poesie di contenuto civile e patriottico dopo la guerra di Crimea.
Bibl.: S. ...
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Favolista russo, nato nel 1745, morto nel 1784. Era di origine tedesca. Fu il primo poeta russo che desse alla favola dignità artistica; è considerato il precursore del Krylov (v.), che da lui apprese [...] alla lingua popolare. Del centinaio di favole del Ch. più della metà sono originali; le altre sono imitazioni da Gellert e La Fontaine.
Bibl.: M. v. Beguelin, I.I. Chemnicer, Berlino 1886; E. LoGatto, Storia della letteratura russa, II, Roma 1928. ...
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Poeta russo ed eminente uomo politico, nato a Bogorodskoe nel 1760, morto a Mosca nel 1837. Il suo nome come poeta è affidato soprattutto alle favole e alle satire, alcune delle quali, come, per esempio, [...] di odi, è molto caratteristica per la comprensione dell'epoca. Le sue opere complete furono pubblicate varie volte; ultima edizione a cura di A. A. Floridov (Pietroburgo 1895, voll. 2).
Bibl.: E. LoGatto, Storia della lett. russa, III, Roma 1929. ...
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Poeta, teorico militare e condottiero russo (1784-1839). Nel 1812 si conquistò larga popolarità come organizzatore delle bande irregolari che tanta molestia arrecarono alle truppe di Napoleone. Come poeta [...] soprattutto nelle poesie d'amore. Fu amico di Puškin che l'apprezzava molto sia come prosatore sia come poeta.
Bibl.: Žerve, Partizan-poet D. (Il poeta-partigiano D.), Pietroburgo 1913; E. LoGatto, Storia della letteratura russa, II, Roma 1928. ...
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Letterato e critico russo nato nel 1810, morto nel 1869. È una delle figure più eminenti del periodo degli "anni quaranta", amico di Stankevič, Granovskij, Belinskij. Dotato di un fine gusto artistico, scrisse, nelle due famose riviste Otečestvennyja Zapiski (Gli annali patrî) e Sovremennik (Il contemporaneo), articoli che ebbero grande successo (in particolare Le lettere dalla Spagna). Ma più che ...
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Romanziere, nato nel 1829, morto a Pietroburgo nel 1890. Fu fecondo e popolare autore di romanzi storici e di costume di epoche diversissime, ricchissimi di avventure e d'intrighi risolti di solito meccanicamente. Parecchi dei suoi romanzi tradotti in tedesco hanno avuto larga diffusione. Tra l'altro il D. scrisse un romanzo Mosca incendiata che avrebbe dovuto contrapporsi secondo l'autore a Guerra ...
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Scrittore russo: poeta e drammaturgo, noto soprattutto per il suo poemetto scherzoso Dušenka (1775), lodato anche da Puškin e dal critico Belinskij. Il poemetto nacque come imitazione del racconto di La [...] Fontaine Les amours de Psyché, ma la mescolanza degli elementi classici con quelli nazionali gli dà una certa indipendenza.
Bibl.: E. LoGatto, Storia d. letter. russa, II, Roma 1928. ...
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