Anatomo-patologo e clinico italiano (Roma 1847 - ivi 1935). Svolse la sua attività a Roma prima come medico negli ospedali, poi (1881) come prof. di anatomia patologica all'università. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1908) di cui fu anche vicepresidente (1933); senatore del Regno. Con una vasta produzione scientifica portò rilevanti contributi a molti argomenti di patologia e di clinica: ...
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Medico italiano (Roma 1862 - ivi 1959), fratello di Raffaele. Dal 1926 al 1935 direttore dell'Istituto di semeiotica dell'univ. di Roma e dal 1933 dell'Istituto di malariologia "EttoreMarchiafava". Collaborò [...] con G. B. Grassi e A. Bignami alle classiche ricerche (1898-1899) che illustrarono il ciclo sessuato dei parassiti della malaria umana nella zanzara Anopheles. Importanti ricerche vennero da lui compiute ...
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CACACE, Ernesto
Domenica La Banca
Nacque a Napoli il 21 agosto 1872 da Crescenzo, capitano della marina mercantile, e Maria Francesca Florio.
Fin da giovanissimo si distinse per una spiccata attitudine [...] malariologia. La rivista ospitò i contributi dei più noti malariologi del tempo, tra cui Angelo Celli ed EttoreMarchiafava. Il medico partenopeo fu invitato a presentare i risultati della sua attività antimalarica in numerosi congressi mondiali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Camillo Golgi
Paolo Mazzarello
Camillo Golgi è stato un protagonista della scienza nella seconda metà dell’Ottocento. Il suo nome è legato a contributi fondamentali: l’invenzione della reazione nera, [...] malaria.
Dopo un soggiorno a Roma nell’ospedale Santo Spirito, ospite nel settembre 1885 dell’anatomo-patologo EttoreMarchiafava e dell’igienista Angelo Celli (che avevano confermato ed esteso la scoperta del francese Alphonse Laveran sull’esistenza ...
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CARDUCCI, Agostino
Ettore Giammei
Nacque a Isoletta, una frazione del comune di Arce (prov. di Caserta fino al 1925, poi di
Frosinone) il 13 dic. 1873, da Antonio e da Filomena Panzera, e compì gli [...] ospedaliera romana con una eccellente preparazione teorica, basata soprattutto sull'anatomia patologica appresa alla scuola di E. Marchiafava e con la costante minuziosa osservazione al letto del malato, il C. si segnalò come valente clinico ...
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