INTERFISSO
L’interfisso (o antisuffisso) è un elemento che, nelle parole alterate e derivate, si pone tra la base e il ➔suffisso.
Gli interfissi -c-, -ic-, -icc- e -ol- si usano nella formazione dei [...] - si usa in alcune parole ➔derivate di uso moderno con il suffisso -aro
rock ▶ rock-ett-aro
punk ▶ punk-ett-aro
L’interfisso -isc- inserito tra la ➔radice e la ➔desinenza si usa in alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e in ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] dei suffissi alterativi è che spesso più suffissi alterativi si cumulano sulla stessa base come in panci-ott-ino, cucin-ett-ina, birb-acci-one, ecc. (cfr. Merlini Barbaresi 2004: 275). Si noti che la cumulabilità non è necessariamente legata all ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] ). La produttività è limitata dalla severa restrizione fonologica che impedisce la suffissazione con -etto a lessemi terminanti in -ettV (-ett seguito da Vocale: *lettetto, *tettetto di contro a lettino, tettuccio), e più in generale in -tV. Bisogna ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] con tutti i suffissi alterativi. In particolare, effetti vezzeggiativi si ottengono spesso attraverso il cumulo di ➔ suffissi (vecchi-ett-ina, cucin-ett-ina, gamb-ott-one) o di interfissi (top-ol-one, test-ol-ina, libr-ic-ino; ➔ infissi), che ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] notare che, mentre la combinazione cumulativa di due suffissi diminutivi può indicare le dimensioni del referente – ad es., un libr-ett-ino è un oggetto più piccolo di un libretto –, nelle parole in cui è usato un infisso non si ha alterazione ...
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yuppettino
s. m. (iron.) Giovane rampante. ◆ Io sono seduto in questa terra di nessuno insieme ad altri sinistrati che prima o poi avranno il diritto di fare una domanda a Jessica Rizzo. Suini popolari con la barba e yuppettini dell’Arci in...