Vedi CORTONA dell'anno: 1959 - 1994
CORTONA (etr. probabilmente Curtun; lat. Cortüna)
M. Pallottino
Città della Toscana, posta sopra una altura, a m 500, nella Valdichiana, in provincia di Arezzo. Benché [...] , già considerato di età romana, è opera moderna, probabilmente della fine del sec. XVIII.
Bibl.: A. Neppi Modona, C. etrusca e romana nella storia e nell'arte, Firenze 1925, con la bibl. precedente; R. Bianchi Bandinelli, Il putto cortonese del ...
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BUONAMICI, Giulio
Nicola Parise
Nacque a Firenze da Silvio e da Fulvia Bartolini il il 7 sett. 1873. Dopo iniziali studi sulla civiltà egiziana si dedicò quasi esclusivamente all'etruscologia. La questione [...] e del modo da tenersi per decifrarla;nel 1910-11 e nel 1914 uscivano sempre a Faenza il Nuovosaggio sulla lingua etrusca e una prima memoria critica Sulpresente stato dell'etruscologia. Fondamento di esse era l'esigenza di porre a base dell'indagine ...
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BETTONA (Vettōna)
C. Pietrangeli
Città umbra in posizione assai forte su un colle, presso la confluenza del Topino e del Chiascio, l'antica Vettona fu, in età augustea, ascritta alla VI Regione. La vicinanza [...] presenza di un antico tempio.
Bibl.: E. Bormann, in C. I. L., XI, 1901, p. 747; G. Becatti, Nota topografica sulle mura di B., in Studi Etruschi, VIII, 1934, pp. 397-400. Sull'ipogeo di B.: G. Cultrera, in Not. Scavi, S. V, vol. XIII, 1916, pp. 3-29. ...
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ROVIGO (Rhodigium)
F. Rebecchi
Il nome Rhodigium è testimoniato per la prima volta in un documento del IX sec. d.C., ma nell'area si conservano numerose attestazioni di epoche più antiche. In località [...] sec. a.C.) da Sarzano, i corredi bronzei delle tombe di Borsea (una paleoveneta del VI sec. a.C., l'altra etrusca), cinerari e suppellettili in bronzo di età romana dalla città e dal territorio.
Museo Civico della Civiltà in Polesine. - Ha sede nell ...
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CHRYSAOR (Χρυσάωρ)
L. Rocchetti
Mostro significante gli splendori del fulmine o la pioggia, uscito con Pegaso dal collo di Medusa tagliato da Perseo.
Appare su un'anfora a figure nere della Collezione [...] Campana al Louvre, in un'anfora, da Nola, a Monaco e su uno stàmnos etrusco a figure rosse, sempre mentre esce dal collo della Medùsa. Il mostro è raffigurato su monete di Lauro e sul frontone del tempio di Corfù (v.) stretto dalla destra della ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso greco sia la sorda ‹k›, certamente per influsso dell’etrusco, che non distingueva sorde e sonore. Con il passare del tempo, per indicare la sonora s’introdusse la nuova lettera G, lieve modificazione grafica del segno C ...
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(gr. Πύργοι; lat. Pyrgi) Antica cittadina dell’Etruria (od. Santa Severa), sulla Via Aurelia, a poca distanza da Cere di cui era il porto. Vi era un famoso santuario di una divinità femminile, interpretata [...] sec. a.C., ma agli inizi dell’Impero era già decaduta. Si conservano resti di un santuario etrusco (500-450 a.C.), da dove provengono 3 lamine d’oro iscritte, 2 in etrusco e una in punico (o fenicio), con dediche alla dea Uni-Astarte del ‘re’ di Cere ...
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LITUO (lituus, talora anche lituum)
Doro Levi
Era così chiamato il bastone, grosso, dall'estremità superiore arcuata, e senza nodi, adoperato dagli auguri per la delimitazione del templum, cioè dello [...] , la tuba di cui l'estremità ricurva terminava a testa di serpente o di animale. A ogni modo la forma etrusca dello strumento musicale si ritrova quasi assolutamente identica anche in epoca romana, come è dimostrato da un altro strumento originale ...
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PUNICO
Giorgio Levi Della Vida
. Aggettivo da Poeni, nome col quale i Romani designarono i Cartaginesi. La sua forma lo riavvicina a quello greco dei Fenici (Φοίνικες), e non è chiaro a che cosa sia [...] dovuto il passaggio a sorda (p) dell'aspirata ph: se cioè a un intermedio etrusco (in tal caso i Romani avrebbero avuto dagli Etruschi la prima notizia di Cartagine) o nel fatto che il termine Poeni rifletta una denominazione indigena (la lingua ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] e del Chiana (Diod. Sic., V, 20, 35, 1-5, e 44, 8-9), piuttosto che da occupazioni stabili della regione. Gli Etruschi stabilirono di conseguenza forme di alleanza con genti confinanti come gli Umbri e i Galli, o addirittura con i Sanniti: si trattò ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...