GRAFFITO
D. Lollini
P. Zancani Montuoro
M. della Corte
La pratica del g., data la sua estrema semplicità, è diffusa in ogni epoca e risale ai primordi della civiltà, adottata per istinto dall'uomo [...] sono numerosissimi (si vedano ad esempio le stele beotiche), ma qui sarà sufficiente ricordarne soltanto due affatto tipici: l'uno di arte etrusca arcaica (sec. VII a. C.), greco l'altro (inizî del sec. V a. C.): e cioè la stele funeraria di Aule ...
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Mediterraneo, civiltà del
Massimo L. Salvadori
Una culla di popoli e culture
Il Mare Mediterraneo è stato nel succedersi delle epoche storiche culla e sede di molte civiltà, al punto che nessun’altra [...] Nero. Ma nel 6° e 5° secolo i Greci si trovarono a dover fronteggiare nuovi concorrenti e nemici, quali Etruschi, Cartaginesi e Siculi in lotta reciproca per assumere il controllo del Mediterraneo occidentale e centrale. Un momento di ricomposizione ...
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BENDINELLI, Goffredo
Cinzia Vismara
Nacque a Città di Castello (Perugia) da Torello e da Clelia Ravaioli il 22 genn. 1888. Nel 1906 venne ammesso alla Scuola normale superiore di Pisa ove, dall'anno [...] germanico, fu dal 1927 socio effettivo nazionale dei Comitato permanente per l'Etruria e, dal 1936, membro dell'Istituto di studi etruschi, in cui il Comitato si era trasformato.
Negli anni accademici 1945-46 e 1946-47, a seguito dei provvedimenti di ...
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MONTE BIBELE
D. Vitali
Massiccio montuoso dell'appennino tosco-emiliano, c.a 30 km a SE di Bologna, sulla cui sommità sono stati individuati, in aree diverse, due abitati, un sepolcreto e due aree sacre, [...] tra fine IV e metà III sec. a.C.
Il brusco inserimento di tombe con armi nel tessuto della popolazione etrusca di M. B. segna l'affermarsi nel rituale funerario padano di un'ideologia guerriera che, nell'aspetto generalizzato e percentualmente ...
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NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] nel sacellum della dea Nortia sul Pozzarello, in Mon. Ant. Linc., XVI, 1906, c. 9 ss.; G. Q. Giglioli, La religione degli Etruschi, in Storia delle religioni, a cura di P. Tacchi Venturi, I, Torino 1944, p. 786; L. Ross Taylor, Local Cults in Etruria ...
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SISIPHOS, Pittore di
A. Stenico
Pittore vascolare protoitaliota della fase iniziale del gruppo B (protoàpulo), contemporaneo del Pittore della Danzatrice con il cui stile mostra somiglianza soprattutto [...] . Moon, in Papers of the British School at Rome, XI, 1929, p. 33 ss.; A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 20 ss.; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano; Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, I, Città del Vaticano 1953, p. 70. ...
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SCARABEO
Giulio FARINA
Pericle DUCATI
*
. Con questo nome s'indicano volgarmente varî Insetti Coleotteri, e specialmente quelli appartenenti alla famiglia Scarabeidi (v.). Il nome si riferisce, più [...] . Pepier, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., coll. 447-459. Vedi inoltre per l'antichità classica: P. Ducati, Storia dell'arte etrusca, Firenze 1927, pp. 143 segg., 303 segg., 332 segg., 462 segg., 519 segg.; A. Furtwängler, Die antiken Gemmen, Lipsia e ...
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FORTUNA
Gioacchino Mancini
Era presso i Romani la dea del destino, ma specialmente della prosperità e della felicità. Corrispondeva perciò alla divinità greca Tyche. Come divinità che dirige gli umani [...] e gli ortolani. Un tempio avrebbe dedicato a Fors F. Spurio Carvilio, dopo la sua felice campagna contro i Sanniti e gli Etruschi nel 293 a. C., presso quello a lei dedicato da Servio Tullio nel Trastevere. Un altro tempio alla stessa dea fu dedicato ...
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MAZZA (lat. clava o dicanitium)
Pietro PISANI
Mariano BORGATTI
È un bastone d'argento lungo circa un metro, terminante in forma di clava ornata di rilievi. Fino al principio del sec. XIV si portava [...] , usato da botta come le mazze in genere. Arme di tale specie si trovano frequentemente riprodotte su sarcofaghi o su vasi etruschi, nelle mani di guerrieri.
La mazza d'armi dei tempi medievali e moderni non fu usata dalla cavalleria feudale che nel ...
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. Quando nel 241 a. C. i Romani distrussero Falerii (v. falerii veteres) e ne deportarono gli abitanti in località meno forte naturalmente, fu scelto all'uopo un punto a 6 km. dall'antica città oltre il [...] , Italia antica, 2ª ed., Bergamo 1927, fig. 206, p. 199 (porta detta di Giove); G. Dennis, Cities and cemeteries of Etruria, Londra 1883, s. v. Ducati, Storia dell'Arte Etrusca, Firenze 1927, fig. 409; Studi Etruschi, I, p. 467, tav. LXIII e LXVII a. ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...