TYRÒ (Τυρώ)
E. Paribeni
Eroina figlia di Salmoneo e madre di Pelia e di Neleo per opera di Posidone. Nei suoi elementi essenziali la storia di T. compare già nell'Odissea (Nèkyia, xi, 235 ss.) e doveva [...] uno dei figli di una comicità grottesca e aggressiva. Non è improbabile che si tratti del motivo più noto negli specchi etruschi e nella situla Czartoryski, l'incontro alla fontana dei due giovani eroi viaggiatori e di T. avvilita nelle funzioni di ...
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MONTECALVARIO
L. Rocchetti
Piccola altura - circa 40 m - a forma di tumulo presso Castellina in Chianti (Siena) il cui nome è legato al ricordo di pratiche religiose che vi si svolgevano nel Medioevo, [...] -Khattusha, Malatya).
Bibl.: L. Pernier, Castellina in Chianti. Grande tumulo con ipogei paleoetruschi sul poggio di Montecalvario, in Not. Scavi, 1916, p. 263; P. Ducati, Storia dell'Arte Etrusca, Firenze 1927, p. 68; L. Banti, Il mondo degli ...
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PRAXIAS, Gruppo di
P. Bocci
Il nome di Praxias appare in un anfora del Cabinet des Médailles databile circa il 480-460 a. C., dipinta nella nota tecnica etrusca a colore rosso sovrapposto sul fondo [...] puramente ellenico delle pitture. Lo stesso studioso rileva con sorpresa la singolarità di iscrizioni greche nonostante la tecnica tipicamente etrusca. In margine ai pochi pezzi assegnati alla mano di P., J. D. Beazley costituisce un Gruppo di P. la ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente [...] tratti consistono in un canale scavato fino a poca profondità nel sasso e coperto di lastre di pietra (fig. 5).
Degli Etruschi non abbiamo veri e proprî acquedotti; ma che essi ne conoscessero e forse ne praticassero la tecnica a condotti scavati nel ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] , che adesso servono per semplice ornamento o come portafiori, ma che ritraggono per lo più integralmente ora anfore e vasi etruschi, ora le antiche urne funerarie greche e romane. Le stanze sono tutte adorne di marmi policromi e di stucchi. Il ...
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Città della provincia di Ferrara, che sorge (i m. s. m.) in mezzo alla laguna omonima (le "valli", v. sotto) tra il Po di Volano e il Po di Comacchio, sopra un gruppo d'isolette separate da canali e congiunte [...] varia ed agitata. Le sue origini sono incerte, e solo col sec. V essa comincia ad acquistare importanza storica. Appartenne agli Etruschi, passò poi ai Galli e da questi ai Romani. Augusto condusse per la laguna di Comacchio la fossa che metteva ad ...
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GRAFFITO (o sgraffito)
Matteo DELLA CORTE
Anna Maria CIARANFI
Paola ZANCANI MONTUORO
Nell'uso moderno, con questo termine s'indicano, in linea generale, tutti i segni scalfiti su una qualsiasi superficie [...] altri monumenti, come le stele beotiche, che non possono essere qui descritti, ne siano menzionati due affatto tipici, l'uno d'arte etrusca arcaica (sec. VII a. C.), greco l'altro (inizî del sec. V a. C.): e cioè la stele funeraria di Aule Pheluske ...
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SERVIO TULLIO
Plinio Fraccaro
. Il sesto re di Roma. Mentre una leggenda raccontava che la madre sua Ocrisia, nobile signora latina, era già incinta di lui quando la guerra l'aveva resa schiava di Tanaquilla [...] di Servio, durato 44 anni (578-535 a. C.), non fu senza gloria militare, per guerre combattute specialmente contro gli Etruschi, dodici città dei quali avrebbero riconosciuto la supremazia di Roma; ma fu dedicato soprattutto ad opere di pace. Ciò non ...
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OINOCOE (οἰνοχόη, oenochoë)
Paolino Mingazzini
Termine greco usato per designare una specie di vasi. Secondo l'etimologia, tali vasi avrebbero dovuto contenere il vino, ma è verosimile che, nonostante [...] di quelle rodiote. Belle, ma un po' uniformi, le brocche paleocorinzie decorate a squame, imitate in bucchero dagli Etruschi. All'estrema fase dello stile protocorinzio appartiene quel piccolo capolavoro che è il vaso Chigi (fine sec. VII-inizio ...
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NUNDINA (dal lat. novem, e dies)
Nicola Turchi
Si chiama così il periodo di otto giorni compiuti in cui era diviso l'anno romano. Al nono giorno (dies nundinarum, nundĭnum) si teneva il pubblico mercato [...] al mercato per tre nundine consecutive (Gell., XX, 1, 49).
L'origine delle nundine era dalla tradizione romana fatta risalire agli Etruschi e il primo a introdurle in Roma sarebbe stato Servio Tullio.
Da Macrobio (Sat., I, 16, 36) si ha notizia di ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...