TERRACINI, Benvenuto
Glottologo, nato a Torino il 12 agosto 1886. Nel 1925 fu nominato alla cattedra di glottologia a Cagliari, passò poi a Padova (1926) e successivamente a Milano (1929), dove rimase [...] di alcune particolarità del latino ad un sostrato prelatino di tipo etruscoide (Su alcune congruenze fonetiche fra etrusco e italico, in Studi etruschi, III, 1929, e V, 1931), e rimstruì le vicende del ligure antico (Spigolature liguri, in Archivio ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] (VI-III a. C.) un giuoco d'abilitb, detto il cottabo (κότταβος: cottabo).
Per ciò che riguarda il banchetto presso gli Etruschi, sicuri indizî ci fanno ritenere che nel periodo più arcaico anche presso quel popolo vi fosse l'usanza di mangiare stando ...
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TUBA (tuba)
Gioacchino MANCINI
Alfredo CASELLA
Francesco VATIELLI
Antichità. - Strumento musicale ad aria. Era di bronzo, rettilineo, con padiglione campanulato imbutiforme all'estremità come nella [...] vascolari e nelle monete. I Greci dicevano di aver ricevuto tale strumento dai Tirseni della Lidia, i Romani lo ebbero dagli Etruschi. La tuba presso i Romani si distingueva per il padiglione diritto, mentre la bucina l'aveva ricurvo, e il lituus a ...
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MANALE, PIETRA
Gioacchino Mancini
. Nella lingua latina l'aggettivo manalis è propriamente qualificativo di una fonte che getta acqua copiosa e perenne. Si adoperò anche per indicare vasi da versare [...] ciò si dovrebbe dedurre che tale voce derivi piuttosto dai Manes, che dalla voce verbale marare.
Nella disciplina augurale degli Etruschi, che i Romani seguirono in gran parte, vi era un rito consistente nel far ruzzolare (verrere) una o più pietre ...
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LEPORE, Ettore
Nicola Parise
Storico dell'antichità, nato a Napoli il 3 luglio 1924, morto ivi il 24 marzo 1990. Fu professore di Storia greca e romana nelle università di Bari (1963-66) e di Napoli [...] 'Accademia Pontaniana, dell'Accademia di archeologia, lettere e belle arti di Napoli e dell'Istituto di studi etruschi e italici.
Insoddisfatto degli esiti idealistici di una ricostruzione filologica della storia antica, che riteneva propria della ...
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Strumento a fiato. Se ne attribuiva l'origine a Tirreno figlio di Ercole; con esso negli accampamenti romani si davano i segnali per il cambio delle sentinelle e per altre operazioni ordinarie e straordinarie [...] i soldati che la suonavano: mescolati a sonatori di altri strumenti, questi si vedono più volte, nei bassorilievi di cinerarî etruschi di Volterra, precedere il carro del trionfatore. La buccina assomigliava al corno, ma era più grande di questo e ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA (v. vol. III, p. 956; vol. VII, p. 88, s.v. scarabeo e p. 285, s.v. sigillo)
M. Cima
I. Pini
P. Zazoff
M.-L. Vollenweider
F. Silvano
G. Pisano
D. Collon
P. [...] - Posta al centro dell'Italia, Roma ha subito in misura eguale l'influenza del Nord e del Sud della penisola. Gli Etruschi, essi stessi formati alla scuola greca, le trasmisero un genere di gemme che possono essere ricondotte alla storia romana o che ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] del defunto, alla fine del II sec. a. C., riproduce la forma di un altare e deriva da modelli ellenistici e non etruschi, che hanno riscontro anche in Sicilia. Ad Agrigento fu trovato un s. anch'esso ornato di metope e originario al più tardi dall ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] u. Zeichn., fig. 250. E. di Emesa: H. Seyrig, in Ann. Arch. de Syrie, ii, 1952, p. 101 ss. E. etrusco a calotta: N. Bonacasa, in St. Etruschi, xxv, 1957, p. 557, nota 28. E. da Metaponto: Th. Hoofes, in Studies Robinson, ii, S. Louis 1953, p. 833 ss ...
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Vedi CHIUSI dell'anno: 1959 - 1994
CHIUSI (v. vol. II, p. 559)
A. Rastrelli
I primi insediamenti nell'area urbana di Ch., che Servio (Aen., X, 167) considera una delle più antiche città etrusche attribuendone [...] Orbetello 1988, Firenze 1992, pp. 301-317; La civiltà di Chiusi e del suo territorio. Atti del XVII Convegno Nazionale di Studi Etruschi e Italici, Chianciano 1989, Firenze 1993.
Per ulteriori notizie sugli scavi v. SteMat, V, 1982 e VI, 1991 e StEtr ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...