Disciplina che si occupa dello studio della civiltà, dell’arte e della lingua etrusche, che ebbe inizio nel 18° sec., soprattutto con l’opera di T. Dempster, De Etruria regali, edita negli anni 1723-24. [...] pitture furono descritte da G.N. Forlivesi e disegnate da G. Byres. Con l’Ottocento lo studio delle antichità etrusche e gli scavi assunsero un ritmo sempre più intenso e carattere sempre più scientifico.
Un Comitato permanente per l’etruscologia ...
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MARTE (Mars, Marspĭter)
Giulio Giannelli
Una delle maggiori divinità venerate dai Romani, appartenente a quel gruppo di dei chiamati indigetes e considerati come legati alle origini stesse della loro [...] della gente romana, un dio che i Romani ebbero in comune con le altre stirpi italiche e probabilmente anche con gli Etruschi: il suo nome s'incontra, in territorio latino, oltre che nella forma indicata, in quella di Māvors; nei dialetti oschi suona ...
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Fu strumento domestico per afferrare oggetti caduti in luogo basso, così come il grappino o graffio; ma fu anche arma e macchina marina per afferrare navi e tenerle e permettere l'arrembaggio; ed arma [...] e macchina terrestre per offesa, e per aiutare operazioni d'assedio. L'ebbero i Greci, i Romani, i Piceni, gli Etruschi e altri popoli italiani; nelle tombe picene furono frequentemente trovati arpagoni o creagre (v. figura, presa dal Museo d' ...
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Vedi SESTINO dell'anno: 1966 - 1997
SESTINO (Sestinum)
A. Talocchini
Centro abitato antico, situato sopra una collina, nell'alta valle del Foglia (l'antico Pisaurus), alla confluenza del torrente Seminico [...] dei valichi appenninici tra l'alta valle del Tevere ed il versante adriatico, deve essere stata notevole durante le lotte fra Etruschi e Galli e in seguito, nella loro alleanza contro Roma. Il municipium di S. molto probabilmente è stato creato sul ...
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LECCE, Pittore (già gruppo) di
A. Stenico
Ceramografo àpulo, seguace non immediato del Pittore di Tarporley (v.), nella cui opera si scorge ancora la derivazione dal Pittore di Sisifo (v.). Caratteristiche [...] inclinate in avanti. Lavorò nella prima metà del IV secolo.
Bibl.: A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 26, nota 41; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano; Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 77. ...
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PRONAO (dal gr. πρόναος [posto] davanti al tempio")
Luigi Crema
È lo spazio compreso tra la cella del tempio e le colonne che la precedono (Vitr., IV, 4 e 7), e, in alcuni particolari edifici di culto, [...] .
Mentre nei templi greci il pronao ha ordinariamente profondità uguale o poco maggiore all'ampiezza di un intercolumnio, nei romani, per evidente influenza di riti e schemi etruschi, diviene assai vasto, e talvolta, come a Cori, ha pianta quadrata. ...
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XENON, Gruppo di
A. Stenico
Classe di vasi àpuli, del IV sec., fra cui il kàntharos è una delle forme preferite, dipinta con motivi ornamentali e scene con figure mediante la tecnica del colore rosso [...] stato denominato così per l'iscrizione che appare su uno dei vasi.
Bibl.: J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting, p. 218 ss.; A. D. Trendall, Vasi antichi dipinti del Vaticano: Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1955, p. 256. ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA (v. vol. vii, p. 732)
P. D'Amore
A. L. D'Agata
G. Greco
M. J. Strazzulla
B. Genito
C. Lo Muzio
A. A. Di Castro
F. Salviati
p. 732). Vicino Oriente. [...] RendPontAcc, XLVIII, 1975-76, pp. 87-94; A. Andrén, In Quest of Vulca, ibid., XLIX, 1976-77, pp. 63-83; M. Cristofani, Artisti etruschi a Roma nell'ultimo trentennio del VI sec. a.C., in Prospettiva, 9, 1977, pp. 2-7; M. T. Falconi Amorelli, in Todi ...
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Vedi GENOVA dell'anno: 1960 - 1994
GENOVA (Genua)
N. Lamboglia
La città fu sin dai tempi preromani capitale dei Liguri Genuates, e si sviluppò probabilmente come emporio commerciale e marinaro a partire [...] con vasi greci d'importazione, in massima parte del IV sec. a. C., bronzi etruschi, vetri punici e poca ceramica locale. Una fusaiola reca una iscrizione in caratteri etruschi, e fa dubitare che la città sia rientrata in un certo momento nella sfera ...
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MARTHUKLE
S. de Marinis
Secondo l'antica lettura del Garrucci sarebbe questo il nome scritto accanto alla figura di Eteocle, nella scena del duello con Polinice, rappresentata nelle pitture della tomba [...] . Bisogna però considerare che la formazione di questo nome è quanto mai dubbia ed oscura. Di solito sugli specchi etruschi l'eroe compare con il nome di evtuckle.
Bibl.: R. Garrucci, Pitture Vulcenti, in Dissertazioni archeologiche, vol. II, p ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...