MORANI, Alessandro
Carla Mazzarelli
MORANI, Alessandro. – Figlio di Vincenzo, affermato pittore accademico, nacque a Roma il 14 agosto 1859.
Dopo un primo alunnato con il padre che però morì quando [...] che sin dal 1887, durante la sua permanenza a Roma, aveva acquistato più di 900 opere d’arte greco-romana ed etrusca, reperite dall’archeologo tedesco, per il museo danese.
L’impresa, in cui Morani fu impegnato sino al 1913, portò alla realizzazione ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] racchiuse fra due trecce. È pure da menzionare la s. di Tarquinia, con fodero ad incisioni geometriche. L'area di cultura etrusca nelle età più antiche ha conosciuto la s. ad antenne, nota da esemplari di Vetulonia, Tarquinia e dell'agro falisco. Le ...
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Vedi EUPHRONIOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPHRONIOS (v. vol. III, p. 533)
P. E. Arias
Molte mostre e colloqui internazionali negli anni 1990-1992 hanno avuto come protagonista E.; all'artista sono attualmente [...] il gruppo di Sileno e Menade della coppa locrese con tirso decorato da una benda svolazzante, tema che ricompare su uno specchio etrusco, e la coppa parigina con Menade e Sileno già attribuita al Pittore di Magnoncourt, ma entrata ora nel catalogo di ...
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Vedi SUTRI dell'anno: 1966 - 1997
SUTRI (v. VII, p. 573)
C. Morselli
Posta alle propaggini dei Monti Cimini, che si elevano a NE del pianoro tufaceo su cui sorge la città, e alle falde dei Monti Sabatini, [...] nel 383 a.C. (Veil. Pat., 1, 14, 2), la città fu ancora, a più riprese, teatro degli scontri tra Romani ed Etruschi, che si conclusero solamente con la definitiva sottomissione di Tarquinia (281 a.C.) e più tardi di Falerii (241 a.C.). Un processo ...
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NOGARA, Bartolomeo
Fabrizio Vistoli
NOGARA, Bartolomeo. – Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 28 aprile 1868, secondo dei tredici figli di Giovanni e di Giulia Vitali, in una famiglia di salde radici [...] . e commemorazioni: G.Q. Giglioli, in Archeologia classica, VI (1954), 1, pp. 182 s.; M. Pallottino, in Annuario dell’Accademia etrusca di Cortona, X (1954-55), pp. 77-83; A. Calderini, in Rivista archeologica dell’antica provincia e diocesi di Como ...
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TITYOS (Τιτυός, Τίτυος)
E. Paribeni
Sin dalla Nèkyia omerica (Od., xi, 575 ss.) T. appare incluso nel numero dei grandi peccatori puniti. Di statura gigantesca- il corpo disteso misura nove pletri- (un [...] l'aspetto di guerrieri, l'elmo in capo come l'antico simulacro di Amicle: e in più, almeno nell'ambiente ionico etrusco dei vasi pontici e degli anelli aurei di Vulci (Louvre e Bibliothèque Nationale; A. Furtwängler, Gemmen, p. 84), il motivo dell ...
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SEMELE (Σεμέλη)
E. Paribeni
Si tratta apparentemente di un'antica divinità ctonia inserita ad un certo momento nel contesto del mito tebano di Dioniso e della sua nascita miracolosa "senza madre". Della [...] . Tenerissimi rapporti tra Dioniso e la madre sono del resto chiaramente illustrati da una figurazione ricorrente in specchi etruschi e coppe etrusche tarde in cui l'adolescente Fufluns (v.) ci appare abbandonato e quasi riverso sul petto della madre ...
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LAIO (Λάιος)
L. Rocchetti
Figlio di Labdaco della stirpe di Cadino, re di Tebe, padre di Edipo che generò insieme a Giocasta.
Eliano (Varia hist., xiii, 5), Dione di Prusa (x, 24) e gli Scolî di Pisandro [...] e datato a circa il 440 a. C. al museo di Adria. Due volte la scena della morte appare raffigurata su urne etrusche: una a Volterra in cui L. scivolato dal carro cerca di trattenere Edipo; l'altra a Liverpool, di non sicura interpretazione. Inoltre ...
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È lo strumento classico, usato fin dai tempi più remoti per rompere e smuovere la superficie del terreno per la coltivazione. Tutti gli aratri, anche i più semplici e rudimentali, sono sempre costituiti [...] origine dall'uncino. Le forme 13-14 erano anticamente diffuse in Italia e nella Spagna; esse sono propriamente preromane ed etrusche. L'aratro 15 si ha nel Caucaso, nell'isola di Ustica ed inoltre esso rappresenta il tipo classico dell'antica Grecia ...
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Al pari delle altre regioni d'Italia, l'E. R. è andata soggetta nell'ultimo ventennio a sensibili mutamenti, ma più come ulteriore sviluppo, e accentuazione delle sue caratteristiche essenziali, che come [...] documentazione del 6° secolo d.C. e la chiesa di Santa Maria in Pado Vetere.
Oltre a questi centri, resti di età etrusca si hanno nel Modenese, di cui il sito più importante resta la Galassina di Castelvetro, nel Reggiano col centro di Servirola San ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
dodecapoli
dodecàpoli s. f. [comp. del gr. δώδεκα «dodici» e πόλις «città»; cfr. gr. δωδεκάπολις agg. «formato di dodici città»]. – Nella Grecia antica, lega di 12 città; indica in partic. la confederazione delle 12 città ioniche dell’Asia...