MIMETISMO (XXIII, p. 338)
Luciano Bullini
Le conoscenze sull'origine, l'evoluzione e il significato biologico del m. si sono grandemente accresciute negli ultimi trent'anni, da quando cioè questo fenomeno [...] che in laboratorio, dimostrando l'esistenza di pressioni selettive molto maggiori di quelle un tempo ipotizzate. Gli etologi hanno analizzato i comportamenti altamente specializzati di specie criptiche, aposematiche e pseudoaposematiche. L'insieme di ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] si interessavano invece alla descrizione funzionale del comportamento animale in un contesto naturale. La premessa teorica della scuola etologica europea di cui K. Lorenz è stato il rappresentante più noto, era quella che l'evoluzione, attraverso la ...
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modulo fisso d’azione
Concetto in uso nell’etologia classica indicante comportamenti innati e stereotipati che vengono attivati in un dato stadio dello sviluppo dell’animale in seguito all’esposizione [...] parte dell’altro. Tali comportamenti stereotipati sono talmente stabili e riconoscibili, e compaiono già completi e perfetti alla prima occasione, che possono essere utilizzati dagli etologi come criterio tassonomico di riconoscimento di una specie ...
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Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...] Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1957). Ne consegue, dunque, che la base di una parte rilevante dell’etologia umana, tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Settanta almeno, fu il raffronto comparativo tra culture diverse da quella ...
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Diritti degli animali
Silvana Castignone
Il dibattito etico-filosofico
La tematica dei diritti degli animali rientra in quella più vasta dei cosiddetti nuovi diritti e dei nuovi soggetti di diritto [...] cartesiana dell'animale-macchina. Contro Cartesio è ormai facile osservare, sulla base delle innumerevoli prove fornite dagli etologi, che gli animali, o quantomeno gli animali superiori, possiedono consapevolezza e, ben lungi dall'essere degli ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] Sunderland, Mass., 1976.
Eibl-Eibesfeldt, I., Ethology, the biology of behavior, New York 1970 (tr. it.: I fondamenti dell'etologia, Milano 19762).
Emlen, S. T., Oring, L.W., Ecology, sexual selection and the evolution of mating systems, in ‟Science ...
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Lorenz, Konrad
Alessandra Magistrelli
Il padre dell’etologia e… dell’oca Martina
L’etologo austriaco Konrad Lorenz studiò gli animali perché li amava profondamente. Dedicò la vita alla loro osservazione [...] le vespe e i gabbiani, e il tedesco Frisch s’interessa agli usi delle api. Questo metodo d’osservazione consente ai tre etologi di fare grandi scoperte e infatti, nel 1973, ricevono insieme il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia «per i loro ...
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manguste e genette
Giuseppe M. Carpaneto
Piccoli carnivori dei Tropici
Nei paesi tropicali del Vecchio Mondo vivono numerose specie di Mammiferi carnivori le cui dimensioni (coda esclusa) non superano [...] in comune, caratterizzate dalle strisce verticali sui fianchi. Hanno un complesso comportamento sociale molto studiato dagli etologi.
Genette e zibetti
Le genette sono animali solitari e territoriali, generalmente notturni o crepuscolari, legati ad ...
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(App. IV, I, p. 503)
Negli ultimi anni gli studiosi di biologia evoluzionistica, di ecologia comportamentale e di sociobiologia si sono occupati della c. da un punto di vista evoluzionistico, hanno cioè [...] di aver individuato alcune delle cause che portano all'evoluzione di azioni ritualizzate nella c. fra gli animali.
Secondo l'etologia classica, la c., essendo un fenomeno di cooperazione fra l'emittente che codifica e invia il segnale e il ricevente ...
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Nome riferito a numerose specie di Mammiferi Felidi appartenenti al genere Felis e in particolare al g. domestico; è attribuito anche ad alcuni generi affini, la cui posizione sistematica è talvolta controversa.
Al [...] si raggruppano spesso in colonie, nelle quali si instaura una rete di rapporti tra individui, interpretata da molti etologi come una forma primitiva di socialità. I g. randagi che riacquistano un comportamento selvatico (g. ferali) possono ibridarsi ...
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etologia
etologìa s. f. [comp. di eto- e -logia]. – 1. non com. a. Studio dei caratteri e dei costumi di un popolo. b. Parte della psicologia differenziale, detta più spesso caratterologia, che determina e classifica i varî tipi di carattere,...
etologico
etològico agg. [der. di etologia] (pl. m. -ci). – Relativo all’etologia, soprattutto nel sign. 2: studî e., ricerche e., esperimenti etologici. ◆ Avv. etologicaménte, dal punto di vista dell’etologia, sotto l’aspetto etologico.