A- (prefisso)
Esistono in italiano due prefissi a-.
Il primo prefisso a- (dalla preposizione latina ad) è usato per la formazione di verbi ➔parasintetici a partire da un sostantivo o da un aggettivo.
• [...]
Quando la parola che segue comincia per vocale, il prefisso assume la forma an- (propria già dell’etimo greco)
alcolico (‘che contiene alcol’) ▶ analcolico (‘che non contiene alcol’)
alfabetismo (‘saper leggere e scrivere’) ▶ analfabetismo (‘non ...
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Mentre in latino il comparativo di maggioranza (➔ comparativo) e il ➔ superlativo erano generalmente sintetici, espressi cioè attraverso suffissi (-ior/-ius per il comparativo; -issimus/-a/-um per il superlativo), [...] sentita come non superlativa, sicché si trova anche la forma il più acerrimo nemico.
Analogamente, altri aggettivi dall’etimo latino in -dicum, -ficum, -volum rifiutano le forme del superlativo assoluto in -issimo e continuano, senza eccezioni, le ...
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ALTERNANZA DI GENERE E DI SIGNIFICATO
In alcune parole italiane l’alternanza di genere (cioè tra maschile e femminile) dà vita – in parole derivanti da una stessa base – anche a un’alternanza di significato, [...] nel terreno)
Talvolta, alternanze simili a quelle appena viste si determinano anche fra parole che non hanno lo stesso etimo. Potrebbero sembrare casi di alternanza di genere e significato, ma si tratta di semplici coincidenze che si sono venute ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] e lascia, oggi, una vistosa eredità nei casi di allotropia (diverse forme di parole a partire da un etimo comune; ➔ allotropi) come vizio ~ vezzo, stazione ~ stagione, razione ~ ragione, e via dicendo. Le diverse tendenze, etimologica e fonetica ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] velare ~ palatale e all’allomorfia ancora oggi diffusa (cioè l’alternarsi di forme dotte e forme popolari da un etimo comune del tipo razione ~ ragione, entrambe da ratio; ➔ allomorfi).
Anche la mancata biunivocità suono-segno del nostro alfabeto può ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] innanzitutto troppo ← fr. trop «molto, eccessivo» (a sua volta dal francone *throp «mucchio, branco», che si ritrova anche nell’etimo di truppa, e che sostituisce il latino nimis). Nei testi antichi è diffuso inoltre l’aggettivo manto ← fr. maint ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] ).
Anche le ragioni della pronuncia intensa delle tre consonanti palatali citate (/ʎː/, /ɲː/, /ʃː/) va spesso ricercata nell’etimo latino. Queste derivano, infatti, nella quasi totalità dei casi, da una consonante intensa nel termine latino o latino ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] aggettivi, soprattutto di colore (biancastro, giallastro, nerastro, verdastro, ecc.; ➔ colore, termini di). Sulla base dell’etimo latino -aster, che denotava somiglianza, si spiegano derivati lessicalizzati come figliastro, fratellastro, oltre che il ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] formare un attacco riscontrabile in una qualche parola del repertorio lessicale italiano.
Accade così che parole, ad es., di etimo greco come psicologia, pneumatico e tmesi, rendano possibili le seguenti divisioni sillabiche: bio.psi.a, ca.psu.la, a ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] arriverà il nuovo direttore: dovremo rivolgerci a lui [a lui = complemento di termine]
In questo senso trova giustificazione l’etimo di pronome («al posto del nome»), benché più precisamente il pronome sia il sostituto non di un nome, ma appunto ...
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etimo
ètimo s. m. [dal gr. ἔτυμον, neutro sostantivato dell’agg. ἔτυμος «vero, reale»]. – 1. Presso i filosofi e i grammatici greci e latini, il significato «vero», «reale» di una parola, che veniva ricercato attraverso una connessione, spesso...
etimare
v. tr. [der. di etimo] (io ètimo, ecc.). – Nel gergo dei lessicografi, stabilire l’etimologia di una parola: termine tecnico che non si sa e.; è norma comune di non e. i marchi di fabbrica.