La borghesia
Luciano Cafagna
La borghesia è il gruppo sociale che compare nel basso Medioevo con la rinascita e la diffusione, nei Paesi dell’Europa continentale, di agglomerati urbani, generalmente [...] «borghese» nell’area artistica e letteraria è in ogni caso strettamente imparentato con l’uso valutativo in campo etico: l’espressione «morale borghese» ha frequentemente avuto il senso di un giudizio negativo o addirittura spregiativo. Dal canto ...
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PALADINO, Giuseppe
Costanza D’Elia
PALADINO, Giuseppe. – Nacque a Matera l'11 agosto 1886 da Raffaele e Concetta Petrocelli.
I genitori erano originari di San Chirico Raparo (Potenza). Il padre era [...] definita 'fattografica'), scrisse sulla Nuova rivista storica, nata in aperta polemica con le posizioni crociane e le interpretazioni etico-politiche, fin dalla sua fondazione nel 1917.
Nel 1924, Paladino lasciò Napoli per ricoprire la cattedra di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] definizione è riduttiva, ma è certo che lo studio dei fenomeni naturali ha un ruolo non secondario, per l’insegnamento etico impartito da una realtà che si dovrebbe imitare e da cui risaltano i comportamenti sbagliati dell’uomo. In astronomia spazia ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] degli Shang, fu sostituito da una divinità di stampo universalistico, etico e naturalistico: Tian, il Cielo, che regna su tutti Cielo si sarebbe così compiuta, secondo un'ottica umanistica, etica e naturalistica al tempo stesso, per la quale la Via ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] la maturazione del suo pensiero pedagogico, il B. venne altresì precisando, nel clima del Piemonte prequarantottesco, i principî etico-giuridici del proprio credo costituzionale. Con l'intenzione di corrispondere alla nomina a socio effettivo della R ...
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CORRER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 20 maggio 1533 da Angelo di Giovanni e da Paola di Vettore Vallaresso, che si erano sposati nel 1522.
Il padre percorse una buona carriera nell'amministrazione [...] mutare religione che insieme non si sia mutato anco il governo". Qui, come si vede, il C. coglie le implicazioni etiche, esistenziali, libertarie e politiche del calvinismo, ma sempre in una prospettiva di accusa e di condanna. In Francia l'amicizia ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] suggestioni anarcoidi, il G. proponeva, come soluzione all'eterno dramma dell'umanità, il passaggio dallo "Stato etico" allo "Stato amministrativo", che significava il trasferimento dell'effettivo governo dai politici alla burocrazia, composta "di ...
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GUASCONI, Biagio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 7 giugno 1385 da Iacopo di Biagio e da Albiera di Filippo Baroncelli, appartenenti al "popolo" di S. Lorenzo nel quartiere S. Giovanni, "gonfalone" [...] la lettera del 2 luglio 1431, scritta in latino, in cui il G. appare in piena adesione con l'insegnamento etico e politico di Cicerone e che è stata considerata una testimonianza della diffusione della cultura latina negli ambienti mercantili più ...
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PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] liberale (dicembre 1945-giugno 1946), e molto presente nei dibattiti del tempo anche con più articolati tentativi di riflessione etico-politica come il volumetto La crisi dell’uomo (Roma 1945), nel quale Pepe discuteva della vicenda italiana e delle ...
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PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] 1893-95; 1899; 1906).
Il penale, per Pessina, primeggiava tra i saperi giuridici non solo per le implicazioni etico-filosofiche, ma anche per l’intrinseca religiosità, intesa come intima coscienza del dovere. Nel dibattito sul fondamento del diritto ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...