Wolff, Tobias
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Birmingham (Alabama) il 19 giugno 1944. Dopo aver studiato alla Oxford University e alla Stanford University, ha cominciato a vivere tra [...] 'inutilità, del senso di vuoto, di una banalità che suscita disperazione. Tuttavia lo scrittore ha sempre un intento etico, mai didascalico o ammonitorio. Alcuni racconti sono allegri e commoventi, altri raggelanti, tutti, però, è presente il tema ...
Leggi Tutto
GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] Tirinnanzi, maestra in Greve e poi amanuense e ordinatrice delle opere del Giuliotti.
Il legame con Tozzi fu letterario, etico e religioso e andò dallo scambio di giudizi sulle rispettive opere alla partecipazione solidale alla vita di riviste quali ...
Leggi Tutto
MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] che si limitano a osservare ciò che li circonda per descriverlo così com'è, con particolare crudezza. Mossi da un bisogno, anche etico, di ragione, costoro odiano l'ipocrisia e cercano la spietatezza, che fa capire di più: fra essi troviamo F. de La ...
Leggi Tutto
BARGELLINI, Piero
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 5 ag. 1897 da Carlo e da Adele Cestoni; dai tre ai diciassette anni crebbe in Mugello, fino a quando, per lo scoppio della prima guerra mondiale, [...] (ibid. 1939).
Il tema allora dibattuto della costruzione dello Stato fascista, connesso al problema delle relazioni tra stato etico e cattolicesimo, in vista del concordato e della pacificazione fra lo Stato e la Chiesa, provocò l'intervento ...
Leggi Tutto
POLETTI, Cordula
Alessandra Cenni
POLETTI, Cordula. – Penultima di quattro sorelle, nacque a Ravenna il 27 agosto 1885 da Francesco e da Rosina Donati, in una famiglia di artigiani di ceramiche, che [...] tra queste quattro persone nel particolare contesto culturale dell’Italia giolittiana, rappresentarono il tentativo più nobile ed etico di rinnovare i rapporti uomo-donna nella libertà del comportamento erotico che sia mai stato fatto in Italia ...
Leggi Tutto
Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] del quale è narratore ispirato, e che egli talvolta corregge in funzione del suo ideale eroico e del sentimento etico e religioso. In virtù di una straordinaria potenza espressiva, creatrice di uno stile singolarissimo, sublime e severo, arditissimo ...
Leggi Tutto
Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] la migliore commedia in lingua tedesca. Ambientata all'epoca della guerra dei Sette anni, presenta i varî problemi di ordine etico-sociale che a causa della guerra si acutizzano, per offrire in pari tempo, su tale sfondo, l'esemplificazione del ...
Leggi Tutto
L’insieme dei poemi e dei romanzi sorti nel Medioevo o rimaneggiati o composti in età successive, intorno agli eroi della cavalleria. Ne fanno parte i due grandi cicli dell’epopea francese: il ciclo brettone, [...] approfondimento morale. E un alto ideale morale già si avverte in Hartmann von Aue nel quale per primo troviamo soggetti etico-religiosi (Ereck e Iwein) espressi nelle forme dell’epica cortese, e in Goffredo di Strasburgo (Tristan und Isolde), il ...
Leggi Tutto
Genere letterario sorto in Spagna nella seconda metà del 16° sec. e diffusosi poi nel resto d’Europa, caratterizzato dalla descrizione delle avventure dei picari (sp. pícaros), popolani furbi, imbroglioni [...] vida de Don Gregorio Guadaña (1644) di A. Enríquez Gómez, e della Vida y hechos de Estebanillo González (1646) attribuita a G. de la Vega. È il sopravvento della società cortigiana che tende a svuotare il genere della sua problematica etico-sociale. ...
Leggi Tutto
Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] positivistica), suggerisce, ancor prima dell'«istituzione» dell'esilio, l'istituzione o la dignità del suicidio; commisura il rapporto etico-storico fra libertà e servitù, fazioni ed impero, lo stato e le sette, avanti di convertirsi per disperazione ...
Leggi Tutto
etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...