CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] suo graduale esaurimento aveva ridotto lo Stato ad una semplice formula, privandolo di ogni contenuto di potenza e di ogni contenuto etico... e quindi era il meno adatto a comprendere e quindi a volere l'importanza sociale della religione" (Jemolo, p ...
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HACK, Margherita
Francesca Matteucci
Nacque a Firenze in via Caselli, vicino al Campo di Marte, il 12 giugno 1922, figlia unica di Roberto, di religione protestante, e di Maria Teresa Poggesi, di [...] ed a quelli degli animali; combatté sempre ogni forma di superstizione, e da atea convinta fu sempre certa che l'etica derivasse non dalla religione ma dalla coscienza.
Nel maggio del 1998 ricevette la medaglia d'oro ai benemeriti della scienza ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] che l'A. rivendicava, anche qui con forte carica polemica, come "mestiere", nel significato più decisamente apprezzabile sul terreno etico, civile e culturale.
Fonti e Bibl.: B. Migliore, Bilanci e sbilanci del dopoguerra, Roma 1929, pp. 26-28; C ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] le fonti dannunziane ci propongono, può essere assunto come una chiave biografica. È un "volli" privo di sostanziale eticità, cosicché nessun biografo l'ha raccolto, per compararlo con quello di alfieriana memoria. Ma indica una relazione puntuale ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] contrasto base è fra aspirazioni comunali e reliquie feudali; per il Sapegno (1934), nella Cronica si coglie il conflitto fra etica astratta e pratica accorta e spregiudicata di un mondo politico in via di assestamento, ma è un errore insistere sull ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] I, München 1926, pp. 440-448; V. Rossi, Scritti di critica letter., I, Firenze 1930, pp. 292-332; S. Troilo, Due traduttori dell'"Etica nicomachea", Roberto di Lincoln e L. B., in Atti del R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, XCI (1931-32), pp ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] G. discute dei contratti leciti, delle diverse forme di prestito e dei casi in cui possono essere considerati legittimi, sul piano etico-economico, gli interessi richiesti in tali occasioni. L'opera, l'unica fra quelle di G. a essere stata oggetto di ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] a Traiano di Plutarco dedicati a Filippo Maria Visconti, il De republica Lacedaemoniorum di Senofonte.
Ad interessi etico-filosofici - in parte già evidenti nella stessa scelta delle opere tradotte - si ispirano alcuni trattati, generalmente di ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] acquisito della linea politica e culturale del partito.
Il contributo dato dall'A. si può anche misurare sotto il profilo etico (una veste a lui congeniale), perché, rivalutando lo spirito di disciplina (perfino negli orari di lavoro), egli cercò di ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] , l'elogio d'ogni principe ellenistico che mostrasse velleità di resistenza a Roma, e le riserve, soprattutto di carattere "etico", su Polibio, un graeculus al servizio degli Scipioni (F. W. Walbank, in Rivista di filologia, CXI[1983], pp. 465 ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...