nobiltà e nobile (nobilità; nobilitade; nobiltade; nobiltate)
Domenico Consoli
Dai classici, in primo luogo da Livio (a parte stanno le voci dissenzienti di alcuni moralisti, come vedremo), D. riceveva [...] a un preciso ideale di vita, a una particolare forma mentale, a un genere tipico di educazione, a un rigido codice etico per i quali la corte divenne centro vivo di valore ' o ' virtù ' (v. CORTESIA).
Occorre naturalmente considerare la n. medievale ...
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robotica medica
robòtica mèdica locuz. sost. f. – Disciplina che progetta e realizza sistemi robotici per la chirurgia, la diagnosi, la riabilitazione, la prostetica, l’assistenza rivolta a persone [...] queste fasi, insieme alle problematiche di carattere scientifico e tecnico, bisogna affrontare rilevanti questioni di carattere etico, politico ed economico, che spaziano dai temi del consenso informato e dell’attribuzione di responsabilità morale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Polidoro Vergilio
Francesco Tateo
La storiografia umanistica fu introdotta inizialmente in Inghilterra, in una forma che ricorda le Vite del Platina per il fatto di assumere la narrazione della stirpe [...] e Cinquecento alla diffusione della cultura umanistica di origine italiana, accanto all’opera, svolta nello stesso periodo, sul versante etico-politico e filologico, da Thomas More (1478-1535) ed Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536). Vergilio era ...
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Lange, Friedrich Albert
Filosofo tedesco (Wald, Solingen, 1828 - Marburgo 1875). Nel periodo del conflitto costituzionale (1861-66) abbandonò i nazional-liberali e passò all’opposizione. Al congresso [...] Frage und die angebliche Umwälzung der Sozialwissenschaft durch Carey (1866). In esse gettò le basi di quel socialismo etico in cui idealismo pratico kantiano ed evoluzionismo darwiniano, istanze del socialismo di Lassalle e dei «socialisti della ...
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covare
Bruna Cordati Martinelli
. - Una sola occorrenza, in If XXVII 41 l'aguglia da Polenta la si cova; si tratta della città di Ravenna sottoposta alla tirannia dei Polentani, e l'indicazione fa parte [...] loro stemmi - come in questo caso - o sui nomi dei signori: in questo stesso verso, la rappresentazione di quest'aquila araldica è colta in un atteggiamento naturalistico, la cui intensità è aumentata dalla costruzione del verbo c. col ‛ si ' etico. ...
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Nutrizionista francese (n. Algeri 1941). Laureatosi in Medicina all’Università di Parigi, ha conseguito la specializzazione in Neurologia per poi dedicare la vita allo studio dei comportamenti alimentari. [...] tempo potrebbe avere conseguenze piuttosto serie sull’organismo. Accusato dall’Ordine dei medici di aver violato il codice etico con le sue imprudenti affermazioni pubbliche (esercitando la professione a fini commerciali), nel 2012 D. ha chiesto e ...
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Pittore italiano (Zogno 1921 - Genova 2010). Ha intrapreso, durante i suoi lunghi soggiorni all'estero (Parigi, New York), studî di semantica grafica. Dopo un inizio informale-spaziale ha recuperato l'elemento [...] 1963-64, Bologna, Gall. Comunale d'Arte Moderna) e all'eros. È inoltre autore di libri di disegni (Petit journal de chemin de croix, 1952-53; Cats are hungry, 1953-55) e di saggi sull'arte sacra contemporanea e sul valore etico della pittura murale. ...
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TROIANO, Paolo Raffaele
Delio Cantimori
Filosofo, professore di filosofia morale all'università di Torino, nato presso Avellino il 25 gennaio 1863, morto a Torino il 9 giugno 1909. Studiò a Napoli, [...] di Pitagora e Aristotele (Napoli 1897) all'opera ultima e principale, Le basi dell'umanesimo (Torino 1907), il problema etico delle origini e delle fondamenta della volontà e dell'attività morale, è la sua costante preoccupazione. Il fondamento della ...
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HOLKOT, Robert
Guido Calogero
Domenicano, nato a Northampton, magister theologiae all'università di Cambridge, morto nel 1349. Fu uno dei primi seguaci di Guglielmo di Occam.
Molte delle sue opere sono [...] campo teoretico insiste sulla distinzione della logica fidei dalla logica naturalis, scetticamente svalutata; nel campo etico-teologico, sostiene anche più recisamente del maestro il punto di vista volontaristico, attribuendo all'onnipotenza divina ...
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Filosofo e teologo tedesco, nato a Lenau (Sassonia) il 10 gennaio 1715, morto il 18 ottobre 1775. Dopo essere stato scolaro di A. Rüdiger nell'università di Lipsia, vi divenne professore di filosofia e [...] Leibniz e a Wolff ebbe motivi felici, specie a proposito della formulazione del principio di ragion sufficiente e di quello etico, sì da meritare l'attenzione e la menzione di Kant.
Bibl.: H. Döring, Die gelehrten Theologen Deutschlands, I, Neustadt ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...