Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] della rivelazione, sosteneva la possibilità di una dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio e un razionalismo etico che ricorreva al metodo geometrico per giustificare i principî morali. Dopo avere curato nel 1706 una traduzione ...
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Uomo politico italiano (Napoli 1882 - Cannes 1926). Giornalista e docente di filosofia, volontario e decorato nella prima guerra mondiale, fu avverso allo squadrismo e all'illegalismo fascisti, e divenne [...] , fondatore e direttore con G. Papini de L'Anima (1911), la sua posizione filosofica può caratterizzarsi come una forma di volontarismo etico. Iniziato al giornalismo da E. Arbib, fu al Resto del Carlino e dal 1914 al Corriere della sera. Nel 1914-15 ...
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Architetto italiano (Bologna 1930 - ivi 2016). Figura centrale dell’architettura italiana del Novecento, ha posto al centro della sua indagine la relazione tra spazio urbano e spazio sacro, fornendo un [...] dei contesti ecclesiali in grado di costruire nuovi nuclei aggregativi negli spazi periferici. Il profondo senso etico del costruito apprezzabile nei contesti ecclesiali (tra le numerosissime realizzazioni: chiesa e complesso parrocchiale della Beata ...
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MANZONI, Alessandro
Attilio Momigliano
Alessandro M. nacque a Milano il 7 marzo 1785 da Pietro e da Giulia Beccaria. Studiò, non in casa, dove i genitori vivevano in disaccordo, ma nei collegi di Merate [...] . Negli Sposi Promessi l'arte del M. era minacciata dal moralismo, dall'intellettualismo e dal realismo. Le tendenze etico-cattoliche in parte lo conducevano alla declamazione, in parte facevano parere non sempre profondissimo il suo sentimento. Le ...
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IMMORALITÀ COSTITUZIONALE
Eugenio TANZI
Ernesto LUGARO
. È un'anomalia affettiva costituzionale e per lo più congenita, che consiste nella deficienza di sentimenti morali in individui d'intelligenza [...] a questa anomalia i fatti d'obnubilamento transitorio della coscienza morale che s'osservano in molte psicopatie guaribili, né la decadenza etica che s'associa a ogni forma di demenza, né il mancato sviluppo d'una moralità sicura e consappvole, che s ...
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Levinas, Emmanuel (propr. Emannuelis)
Lévinas, Emmanuel
(propr. Emannuelis) Filosofo lituano naturalizzato francese (Kaũnas 1905 - Parigi 1995). Si trasferisce con la famiglia in Francia nel 1923. [...] sur l’exteriorité, 1961; trad. it. Totalità e infinito. Saggio sull’esteriorità). Solo all’interno del rapporto autenticamente etico con l’altro sarà possibile infrangere la continuità dell’essere aprendo all’infinità e alla trascendenza; e sempre ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] , destinata irrimediabilmente a dare per vero o per falso ciò che non si sa se è vero o falso: donde la piena indifferenza circa la valutazione pratica delle cose, che assicura all'animo l'atarassia, supremo ideale etico ed eudemonistico dell'uomo. ...
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Storico italiano della filosofia (Cagliari 1938 - Pisa 2019). Professore nell'Università e nella Scuola normale superiore di Pisa, ha inoltre insegnato in varie università europee e statunitensi. Segnalatosi [...] si è impegnato in una personale ricostruzione storica del contrasto ragione-passioni, analizzandone le implicazioni sul piano etico-politico (Geometria delle passioni. Paura, speranza, felicità: filosofia e uso politico, 1991). Tra le altre opere ...
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SOLIPSISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivato dalle parole latine solus "solo" e ipse "stesso", e designante perciò l'atteggiamento mentale e speculativo che il soggetto assume quando risolve [...] l'ambito significativo dei due termini s'inverte invece esattamente: di egoismo si parla, quindi soprattutto in senso etico-pratico, e di solipsismo in senso gnoseologico-metafisico. La storia del solipsismo viene perciò a coincidere con quella ...
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JAINA, Iconografia
K. Bruhn
Il jainismo è concepito come una via di salvazione, salvazione dalla rinascita. Il suo fondatore, Mahāvīra, fu contemporaneo del Buddha; entrambi morirono probabilmente nel [...] svolgono alcun ruolo nel processo di salvazione. La dottrina jaina contiene molti elementi che esulano dal suo nucleo etico-soteriologico. Jainismo e buddhismo si diffusero dal Bihar, nell'India settentrionale, ad altre parti del subcontinente. Il ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...