Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Machiavelli nel De principatibus stigmatizza la trattatistica quattrocentesca sul principato, [...] rilevandone l’impostazione moralistica incentrata sul profilo etico del sovrano “ideale” ed enfatizzando il radicale rovesciamento da lui , interpretato come conflitto, si scinde dall’ordine etico. Egli liquidava così, in una famosa pagina del ...
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Storico, teologo e poeta tedesco (Grossglogau, Slesia, 1821 - Berlino 1892). Fece, sotto l'influsso di L. von Ranke, ricerche di storia magiara (1849) ed ebraica (1851). Poi fu attratto da studî, d'ispirazione [...] romantica, sulla "simbolica" nella vita etico-religiosa (Kaiser und Königsthrone in Geschichte, Symbol und Sage, 1874; Die Symbolik des Blutes, 1882). Scrisse anche su problemi di teologia, e ha lasciato alcune raccolte di versi d'argomento religioso ...
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Poeta tedesco (Norimberga inizî sec. 15º - ivi dopo il 1460). Anche escludendo i numerosi scritti apocrifi a lui attribuiti dalla tradizione, la sua produzione fu ampia e multiforme, comprendendo farse [...] carnevalesche, sentenze politiche, liriche amorose e religiose, canti etico-politici, facezie. La datazione iniziale è fissabile al 1427, quella finale al 1460. Caratteristica preminente della sua opera è una rozza incisività, con effetti d' ...
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Filosofo (Radicena 1875 - Roma 1959); prof. di storia della filosofia all'univ. di Palermo (dal 1912); coltivò interessi di carattere psicologico, per volgersi poi allo studio della filosofia e in particolare [...] del criticismo kantiano, tendendo a svilupparne l'aspetto etico-religioso. Opere principali: Il criticismo (1927); Valori spirituali e realtà (1930); Conoscenza e moralità in Kant (1944); Problemi fondamentali della filosofia moderna (1945). ...
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Corresponsione periodica ai lavoratori d; somme, non in relazione all'attività da essi prestata, ma al numero delle persone a carico (in genere figli ed anche coniuge e genitori). Ispirati alla concezione [...] etico-giuridica del salario familiare, hanno avuto inzio e diffusione all'estero, e in specie in Francia, durante e dopo la prima Guerra mondiale, inizialmente ad opera di privati industriali soprattutto dell'industria tessile (zona di Roubaix- ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Platone
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Allievo di Socrate e discendente da una nobile famiglia ateniese, Platone può [...] di un quadrato, ai cui vertici stanno la politica, l’etica, l’ontologia e l’epistemologia. È possibile percorrere il perimetro , anche loro malgrado, a rivolgere il pensiero e l’azione etico-politica verso i veri valori e la vera conoscenza. Fuor di ...
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Poeta inglese (Londra 1795 - Roma 1821). Uno tra i più significativi poeti del romanticismo inglese, la sua opera è sostanziata dai temi della bellezza intesa in quanto valore di trascendenza e quindi [...] animata da un profondo senso etico (Endymion, scritto 1817, pubbl. 1818; Hyperion, 1819-20) e del drammatico e incessante dissidio tra ragione e sentimento (Lamia, 1819). La poetica di K. raggiunse forse i suoi esiti più convincenti nelle odi (tra le ...
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utilitarismo
Paolo Casini
L’utile come principio sovrano
L’idea che il bene si identifichi con l’utile si trova già nella filosofia greca, in particolare nella dottrina epicurea; tuttavia l’utilitarismo [...] a un giudizio di maggiore o minore utilità personale o sociale.
«La massima felicità per il maggior numero»
L’etica utilitarista si fonda su valori quali la felicità, il benessere, la soddisfazione dei bisogni. Le sue massime derivano dal principio ...
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valori, filosofia dei
Indirizzo di pensiero che ha avuto particolare importanza nella prima metà del Novecento e alla cui nascita e diffusione contribuirono: la reazione al materialismo positivistico [...] contestare che siano qualcosa di puramente formale. Tipica in questo senso la polemica di Scheler contro il formalismo dell’etica kantiana; secondo Scheler, Kant, per evitare ogni rischio di subordinazione dell’uomo a impulsi puramente sensibili e a ...
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categorico, giudizio e imperativo
Locuzioni, pertinenti alla logica e all’etica, particolarmente usate da Kant, il quale chiamò c. sia il giudizio che, asserendo senz’altro una verità, non è né ‘ipotetico’ [...] né ‘disgiuntivo’, sia, per analogia, l’imperativo etico (imperativo c.), in quanto comando morale proveniente dalla ragion pura pratica e non subordinato ad alcuna condizione (‘devi perché devi’). ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...