JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] 1920, ma preparato negli anni 1914-15).
E agli anni 1912-17 risale anche la sua produzione poetica, in cui la tensione etica si traduce in tensione espressionistica e che è tutta consegnata a riviste (La Voce, Riviera ligure, Lacerba, La Diana), e da ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] dell'arte bellica dell'amico R. Montecuccoli.
Le opere più propriamente filosofiche, attinenti alla logica, alla teologia ed all'etica generale, altro non sono che parafrasi estensive, ed arricchite di esempi tratti dalla storia, degli scritti di s ...
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BELLI (Bello, Del Bello), Giulio
Irena Mamczarz
Nacque intorno al 1570 a Capodistria, da antica famiglia, onorata per incarichi pubblici e distinta da una notevole vocazione letteraria. Negli anni compresi [...] ), e partecipando alle riunioni e ai dibattiti della Sapienza. Erano gli anni in cui Lelio Pellegrini commentava l'Etica aristotelica, mentre Francesco Patrizi esponeva i principî della Nova de universis philosophia e presentava i testi letterari più ...
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GIOVANNI da Spoleto (Giovanni di ser Buccio da Spoleto)
Guido Arbizzoni
Il più antico documento che lo riguarda, segnalato da S. Nessi, permette di collocarne la nascita al castello di Acera, presso [...] Vegio, per esempio, scrive che sotto la guida di G. Bernardino si dedicò allo studio delle arti del trivio e dell'etica e che dal maestro fu introdotto anche alla lettura dei poeti.
Del 1° febbr. 1405 è la lettera di Coluccio Salutati indirizzata ...
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COLACIO (Colazio, Collazio, Colatius), Matteo
Nicola Longo
Nacque a Foroleto (Feroleto) nel circon. di Nicastro, in prov. di Catanzaro, agli inizi della seconda metà del sec. XV (il Kibre sostiene che [...] l'anno di pubblicazione, attesta ulteriormente l'inserimento del C. nella problematica non solo culturale, ma anche etica e civile, del proprio tempo: perché trattare l'argomento delle res gestae del doge sconfitto significava, evidentemente ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] "umanismo" in cui l'assoluta libertà, dapprima avvertita come fonte di angoscia, viene reinterpretata in termini di responsabilità etica e politica nei confronti della società e della storia. Si comprende così, almeno in parte, l'avvicinamento di S ...
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Scrittore francese (presso Chinon, Tours, 1494 circa - Parigi 1553); dapprima (1521) frate francescano in un convento del Poitou, nel 1525 circa passò all'ordine benedettino. Segretario dell'abate Geoffroy [...] vive e moderne, accanto a quello delle lingue morte; l'acquisizione di un sapere utile alla vita sociale ed etica, ecc.). Gli scritti minori comprendono, oltre a una Pantagrueline prognostication (vaticinio burlesco per l'anno 1533), una serie di ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] che comunque la trascendano, e quindi a spiegare ogni fenomeno, compresi quelli dello spirito, con le sole leggi naturali.
In etica è la tendenza a concepire la vita morale come espressione di bisogni e istinti biologici e a far ricorso al metodo ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] (1978), Ermeneutica e commento. Teoria e pratica dell'interpretazione del testo letterario (1990), La retorica d'oggi (2002), Un'etica del lettore (2007) e Le voci dei libri (2012). I suoi scritti di critica e di erudizione sono raccolti nei tre ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] però subiscono il fascino dell'antico, del senso di senescenza che si traduce in un giovanile vitalismo, della denuncia etica e religiosa delle lacerazioni del mondo in nome di una pacificazione universale, dell'indugio quasi morboso sui mali morali ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...
eticita
eticità s. f. [der. di etico1]. – Carattere etico: l’e. dello stato. Come termine più propr. filosofico, eticità traduce il tedesco Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni umane (famiglia, società civile,...