Filosofo ebreo (Varsavia 1907 - New York 1972). Dal 1945 fu professore di etica e mistica ebraica nel Jewish Theological Sem inary di New York. Nel suo pensiero gli elementi della tradizione religiosa [...] ebraica sono elaborati per dare risposte alle problematiche esistenziali dell'uomo moderno ...
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gusto
Il nome della funzione sensoriale del g. è stato adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello. La teoria del g. morale nasce tra il 17° e il 18° sec. con [...] inglese del sentimento, con quei filosofi (Shaftesbury, Hutcheson, A. Smith) che fanno dipendere il giudizio sul valore etico non da un riferimento razionale a una legge, ma da un’autonoma capacità di sentire. La dottrina del g. estetico nasce invece ...
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filosofìa pràtica Settore delle scienze filosofiche le cui origini poggiano sulla distinzione operata da Socrate e dalla sofistica ed esplicitata in Platone, il quale distingue in generale la scienza in [...] sistema kantiano, imperniato sul binomio della ragion teoretica e della ragion pratica, si chiarisce la distinzione della pratica dall'etica o morale, la prima concernendo in generale il mondo dell'azione e la seconda determinando, in seno a questo ...
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Economista e filosofo (Liverpool 1835 - Galley Hill, Kent, 1882). Pienamente aderente all'etica utilitaristica, il suo pensiero esercitò profondi influssi, soprattutto in Inghilterra. La sua teoria economica, [...] imperniata sul concetto del grado finale di utilità - il principio dell'utilità marginale decrescente della scuola austriaca, al quale, peraltro, J. arrivò indipendentemente - rappresenta uno spostamento ...
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inumano
Aggettivo adoperato una sola volta, per qualificare peccati classificati secondo l'Etica aristotelica come manifestazioni di ‛ ingiustizia ': tradimento, ingratitudine, falsitade, furto, rapina, [...] inganno e loro simili. Li quali sono... inumani peccati (Cv I XII 11).
Il significato dell'aggettivo è in diretta relazione con la nozione di giustizia (che è la virtù più umana, in quanto è solamente ...
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La grande scienza. Bioetica
Eugenio Lecaldano
Bioetica
La bioetica può essere intesa come l'insieme delle riflessioni sui problemi etici che accompagnano le scelte umane nelle situazioni che influenzano [...] tecnico-scientifiche; forse non egualmente accettata, non meno giustificata sul piano logico è però anche la consapevolezza che l'etica è vincolata a una condizione empirica di sensatezza, la quale richiede che le sue prescrizioni e le sue norme non ...
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INDIFFERENZA
Guido Calogero
. Come termine filosofico, il concetto d'indifferenza appartiene essenzialmente all'etica, e in particolare alla dottrina del volere e della sua libertà: ma ha diverso significato [...] senso cristiano e moderno, libertà dell'azione. Nel primo senso essa è l'adiaforia (ἀδιαϕορια, indifferentia) dell'etica cinico-stoica, e cioè la caratteristica che propriamente possiedono le cose in quanto "indifferenti" (ἀδιάϕορα) e quindi incapaci ...
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Nicomachum, Ad
Enrico Berti
Il titolo di ad Nicomachum con cui D. cita talora l'Etica Nicomachea di Aristotele (v. ETICA), si riferisce a colui che nel Medioevo era ritenuto il suo destinatario. La [...] greci della scuola di Olimpiodoro (VI sec. d.C.) e fu ripresa dal bizantino Eustrazio (secc. XI-XII) nel suo commento all'Etica (ediz. G. Heylbut, in Commentaria in Aristotelem graeca XX, pp. 1, 11 e 4, 17-21) e da questo trasmessa, attraverso la ...
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Teologo (n. Bagnacavallo - m. Roma 1511) dei minori conventuali, prof. di metafisica ed etica a Bologna, nel 1510 fu eletto generale dell'ordine. Curò l'edizione dell'Opus oxoniense e delle Quaestiones [...] quodlibetales di Duns Scoto (1497, 1503, 1505), accompagnando il testo con annotazioni storiche ...
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Ambito di ricerca filosofica, sviluppatosi soprattutto nella filosofia analitica, che verte sulle teorie etiche (➔ etica). La m. studia il linguaggio etico al fine di analizzare le condizioni di validità [...] dei suoi enunciati e la possibilità di parlare sensatamente in etica di fatto, verità, oggettività, universalità. ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...
eticita
eticità s. f. [der. di etico1]. – Carattere etico: l’e. dello stato. Come termine più propr. filosofico, eticità traduce il tedesco Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni umane (famiglia, società civile,...