ETHOS (τὸ ἔϑος)
S. Ferri
In latino: mos, habitus, indoles moralis. È particolarità della retorica, la quale presentando varî tipi di individuo (l'iracondo, l'avaro, il pio, il rustico, il timido, il [...] mite, il libidinoso o capriccioso, il severo, il vecchio, l'adolescente e così via), avverte lo scrittore o l'oratore che il sermo, lo stile dell'opera deve imitare la proprietà di ciascuno di essi (Rhetores ...
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PATHOS
S. Ferri
La definizione è già implicita in quella di ethos (v.): in campo retorico est repentina et temporalis animi incommoditas, come ira, dolore, gioia, lutto e così via; le quali disposizioni [...] atrocibus verbis efferamus: Iul. Vict., Rhet., 439 Halm). In linea generale, anche in retorica, il p. è una gradazione di ethos; è un'agitazione e un impeto dell'animo (phorà kài synkinèsis psychès, De subl., xx, 2) che può anche caratterizzare tutta ...
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NOBILE, Stile
L. Vlad Borrelli
Terminologia, ormai superata (Giglioli, Corpus Vasorum, Villa Giulia; Della Seta, Museo di Villa Giulia, Roma 1918), per definire lo stile di un gruppo di vasi attici [...] e di Mikon e delle nuove forme plastiche che avevano trovato piena espressione nelle sculture di Olimpia. Ethos e nobiltà ne sono pertanto le caratteristiche più salienti. Il Furtwängler (Furtwängler-Reichhold, Griech. Vasenmalerei, Monaco 1900 ...
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FARAONE (Φαραώ, ebr. Par῾üh, lat. tardo Pharao)
S. Donadoni
Termine egiziano, che significa "casa eccelsa", cioè il palazzo reale, e che dalla XVIII dinastia (circa XV sec. a. C.) diviene il titolo dei [...] dei contemporanei). Basta pensare alla fisionomia così psicologicamente caratterizzata di un Amenemḥēt III e a quella così piena di ethos regale di un Khephren, o al volto di un Amenophis III e di un Ekhnaton che han determinato le caratteristiche ...
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CASSANDRA (Κασσάνδρα, Cassāndra)
P. Orlandini
Figlia di Priamo, re di Troia. La notte della presa della città fu oltraggiata da Aiace d'Oileo (v.), nonostante avesse cercato rifugio presso il Palladio. [...] Lesche degli Cnidi a Delfi (Paus., x, 26, 3) e nel Pecile ad Atene (Paus., i, 15, 3) in momenti di profondo ethos, seduta con il Palladio in grembo, o fra le altre donne ttoiane, mentre Aiace si purificava della sua colpa davanti ai principi greci ...
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DARIO I (Dārayavahush; Δαρεῖος; Darīus)
S. Ferri*
Dareiaios figlio di Wishtāspa, in italiano, correntemente, Dario di Istaspe è il nome regale del privato persiano Spantadāta, successo come "Gran Re [...] statue dei Tirannicidi di Antenor da Atene in Persia dimostra l'alto interesse dei Persiani per l'arte greca.
Non c'è ethos, né poteva esserci, nei ritratti ufficiali persiani (si noti il distacco con cui D. uccide un leone alato, su un rilievo di ...
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ITALIOTA, Stile
L. Vlad Borrelli
ITALIOTA, Stile. − È lo stile delle manifestazioni artistiche attribuibili a quelle popolazioni che gli antichi designarono come italiote, e cioè dei coloni greci trapiantatisi [...] ne riproduce i moduli ed i miti con una sovrabbondanza decorativa, una ricchezza delle forme e dei colori, un'assenza di ethos, proprie della vena popolaresca in cui si innesta. Scarse le firme di artisti: per la ceramica àpula (v. apuli, vasi) si ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] orfico-mistiche. Un contegno ingenuo come quello delle ninfe fu soppiantato dalle sacerdotesse portatrici di tirso che sono animate da un ethos del tutto diverso. I sileni che s'incontrano con esse sono spesso piccoli e brutti e le m. li respingono ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi
P. Mingazzini
Questo articolo si occupa solo dei vasi a. compresi tra l'inizio del VI sec. e la fine del IV a. C.: per le fasi anteriori, [...] , che riguardò solo una parte (ma una gran parte) della ceramica attica fra il 480 ed il 420: l'influsso dell'ethos (ossia della sublimità) di Polignoto e dei Tragici. Quella nobile semplicità mista a tacita grandezza che il Winckelmann ed i suoi ...
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SEVERO, Stile
L. Vlad Borrelli
Viene così designato lo stile di quella generazione di artisti operanti in Grecia tra il 480 e il 450 a. C.; è chiamato anche stile di transizione poiché si pone, intermedio [...] rappresentazione dello spazio, la sovrapposizione dei piani, la monumentalità delle figure e, infine e soprattutto, l'èthos, termine complesso e intraducibile, poiché esprime un concetto irrecuperabile, ma che riassume tutti i significati dello stile ...
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ethos
èthos 〈ètos〉 s. m. [traslitt. del gr. ἦϑος]. – Nel linguaggio filos. e delle scienze sociali, il costume, la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’uomo e delle società umane, e gli istituti con cui si manifestano...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...