Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] Considerato già come un semplice saprofito innocuo, anzi utile alla digestione intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni ...
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In biologia, condizione che si verifica in quegli organismi viventi in cui la temperatura del corpo non è molto diversa da quella dell’ambiente esterno e ne subisce le oscillazioni (➔ eterotèrmi). ...
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In biologia, condizione di stabilità termica del corpo, per cui, entro certi limiti, la temperatura rimane stazionaria, indipendentemente dalle oscillazioni termiche dell’ambiente e dal variare della quantità [...] e nei Mammiferi (animali a sangue caldo, omeotermi), mentre tutti gli altri Vertebrati e gli Invertebrati sono eterotermi e pecilotermi (animali a sangue freddo). Le limitate oscillazioni di temperatura intorno al valore medio, che è caratteristico ...
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subartico In ecologia, settore s., la parte più meridionale del dominio floristico circumboreale, distinto fra l’altro per la presenza di estese foreste (taiga ecc.) costituenti la fascia boreale di Conifere. [...] si fanno non sopportabili (Roditori come il lemming, grossi erbivori come la renna, molti Uccelli ecc.); poco rappresentati gli eterotermi, a eccezione di un numero ristretto di forti volatori, come taluni Ditteri, Lepidotteri e Coleotteri. ...
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Grandezza fisica che determina gli scambi spontanei di calore tra corpi diversi, il calore spontaneamente fluendo sempre dal corpo a t. superiore a quello a t. inferiore.
In modo soggettivo, la t. di un [...] variabilità della t. interna in rapporto a oscillazioni anche forti della t. ambiente; animali pecilotermi o eterotermi (impropriamente detti a sangue freddo), caratterizzati dalla variabilità della t. interna in rapporto alle oscillazioni della ...
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Genere di Sporozoi Emosporidi parassiti endocellulari del sangue di diversi Vertebrati, tra cui l’uomo. Comprende circa 50 specie, parassite di Uccelli e trasmesse dalle zanzare dei generi Anopheles o [...] a quelle dell’uomo, sono state riscontrate nelle scimmie (P. kochi, P. brasilianum ecc.); altre infettano animali domestici (cani, buoi) e selvatici (antilopi, pipistrelli); alcune si trovano in Vertebrati eterotermi (tartarughe, lucertole e rane). ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] che a ogni incremento di 10 gradi tale consumo sarà 2,5 volte più elevato. Questo implica che gli eterotermi consumano quantità limitate di risorse a bassa temperatura e quantità sempre maggiori all’aumentare della temperatura stessa. Inoltre, alcuni ...
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RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] gli ovini, che hanno una gestazione di 6 mesi, si accoppiano in autunno; i roditori, gli uccelli e gli eterotermi, che generalmente sono caratterizzati da un rapido sviluppo embrionale, si accoppiano nella primavera e nella stessa stagione nasce la ...
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Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] comprese entro intervalli compatibili con la vita dell'organismo in questione, e ciò anche nel caso di organismi eterotermi come insetti e rettili. Le conoscenze circa l'organizzazione molecolare e il funzionamento degli o. b. circadiani sono ...
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eterotassi
(o eterotassìa) s. f. [comp. di etero- e -tassi (o -tassia)]. – 1. In anatomia patologica, disposizione anatomica anomala per la quale i visceri, che normalmente dovrebbero essere situati da uno dei due lati del corpo, giacciono...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...