Critico letterario italiano (Milano 1911 - Bologna 1995). Fondatore della rivista Il Verri , ha insegnato estetica all'università di Bologna; si è dedicato in prevalenza a studi di poetica, di cui è stato [...] a soluzioni teoriche anche in contrasto con le sue personali posizioni critiche.
Opere
Ha scritto numerosi saggi: Autonomia ed eteronomia dell'arte, 1936; Saggi di poetica e di poesia, 1942; Idea della lirica, 1945; Poetica americana e altri studi ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] VI, 9).
Infine, negli ultimi due libri della Fisica, Aristotele sostiene la dottrina dell'eternità del movimento e quella della sua eteronomia, cioè della sua dipendenza da una causa diversa da ciò che è mosso. L'eternità del movimento risulta, da un ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] e supreme.
A fondamento di questa concezione vi è un postulato dualistico tra l'autonomia dell'ente infinito e increato e l'eteronomia dell'ente finito e creato; dualismo quindi tra mondo fisico e mondo morale, tra materia e spirito, tra natura e ...
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PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] più stringenti dell’ultima fase della sua meditazione: il tentativo di conciliare il formalismo etico kantiano con i motivi eteronomi avanzati dall’idea del Bene morale intesa in senso scolastico e aristotelico. A questo proposito, sostenne che il ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] 'autonomia kantiana, sostenne che la ragione non crea la moralità, ma la riconosce e la proclama, ubbidendo a un'eteronomia superiore. D'altra parte, per tutta la filosofia galluppiana, il rapporto col kantismo resta il problema critico principale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] del 29 agosto 1884, in Lettere edite ed inedite, cit., 1° vol., p. 263). La morale perde così il carattere dell’eteronomia, ma anche quello dell’interiorità e dell’intenzione, e con ciò l’appello – lacerante e angoscioso – alla coscienza diventa l ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] pensiero teorico cinquecentesco, quella che vede in atto una radicale rottura di quell'equilibrio tra autonomia ed eteronomia dell'arte che si era mantenuto precario per decenni, attraverso l'alternanza di dominanti neoaristoteliche e neoplatoniche ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] (l'afferma in un saggio su Capuana) che porta alla concretezza dell'approccio al testo e al rifiuto di qualsiasi principio di eteronomia dell'arte. E una lezione di saggio empirismo - teorico e critico - che poi il C. stesso mutuava da De Sanctis per ...
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eteronomia
eteronomìa s. f. [comp. di etero- e -nomia]. – Dipendenza da leggi esterne o straniere. Nell’etica e nella pedagogia, in contrapp. ad autonomia, designa, da Kant in poi, la condizione in cui un soggetto agente riceve da fuori di...
eteronomo
eterònomo agg. [comp. di etero- e -nomo]. – 1. Che riceve da fuori di sé la norma della propria azione (contrapp. ad autonomo): volontà e.; etica e., l’etica che pone il motivo determinante dell’azione fuori del soggetto agente (nella...