Nome dato da W. Flemming (1879) a quella parte della sostanza di cui è costituito il nucleo cellulare che si colora intensamente con i coloranti basici usati nella tecnica istologica (ematossilina, blu [...] delle bande lungo i cromosomi o occupa un intero braccio del cromosoma. Nell’interfase del ciclo cellulare, zone di eterocromatina costitutiva si riuniscono a formare i cromocentri. Nei Mammiferi il numero e la disposizione di tali cromocentri sono ...
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In genetica, le regioni del genoma che sono in una condizione molto condensata e non sono espresse geneticamente (➔ cromatina).
L’ eterocromatizzazione è il fenomeno per cui alcuni cromosomi diventano eterocromatici (cioè composti di e.) e perciò inattivi (➔ lionizzazione) ...
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In citologia, le masserelle di eterocromatina osservabili in alcuni nuclei nel periodo intercinetico, dalle quali, nella profase mitotica, si vede iniziare il processo di individuazione dei cromosomi. ...
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In genetica, termine usato per descrivere il genoma del nucleo interfasico eccetto l’eterocromatina; è costituita da materiale nucleoproteico meno condensato rispetto a quello dell’eterocromatina e che [...] segue un normale ciclo di despiralizzazione durante l’interfase e di condensazione nella mitosi (➔ cromatina) ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] della struttura della cromatina e della sua influenza sull'espressione dei geni sono emersi alcuni principi generali. L'eterocromatina si replica più tardi dell'eucromatina, e questo suggerisce che la replicazione tardiva e l'inattivazione dei geni ...
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Genetista inglese (Norwich 1925 - Oxfordshire 2014); dal 1955 membro dell'Unità di radiobiologia di Harwell; successivamente (1962-87) è stata direttrice della Divisione di genetica e, dal 1982, del Medical [...] research council di Harwell. Nell'ambito degli studî sull'eterocromatina facoltativa, L. ha messo in evidenza il cosiddetto fenomeno della lionizzazione. Esso riguarda i mammiferi placentati di sesso femminile, nei quali le cellule che portano più di ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] rivelato che circa il 17-20% del complemento cromosomico consiste di bande C, ossia di eterocromatina costitutiva. La maggior parte dell’eterocromatina è polimorfa e consiste di differenti famiglie di DNA (detto alfa-satellite), con sequenze ripetute ...
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RNAi
Elisabetta Ullu
Meccanismo attraverso il quale molecole di RNA a doppio filamento (dsRNA, double-stranded RNA) innescano il processo di degradazione di RNA bersaglio contenenti sequenze complementari [...] di dsRNA che controllano l’espressione dei geni sia a livello della trascrizione (per es., formazione di eterocromatina e metilazione del DNA) sia a livello posttrascrizionale (degradazione di RNA messaggeri e inibizione della traduzione). Il ...
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Biologia
Variante normale di un cromosoma, non associata a nessun difetto a livello fenotipico. Per es., si presentano di grandezza variabile le zone eterocromatiche vicino al centromero dei cromosomi [...] notare nei satelliti del braccio corto dei cromosomi acrocentrici 21, 22, 13, 14 e 15. Tutte queste zone sono costituite da eterocromatina.
Botanica
Presenza su una pianta di due tipi di organi di uguale valore morfologico. In un fiore si parla di ...
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silenziatore di geni
Stefania Azzolini
Fattore che interviene nel silenziamento dell’espressione genica. Il silenziamento dei geni è un meccanismo epigenetico di regolazione negativa che coinvolge i [...] ’occhio, è dovuto a inversioni e traslocazioni che spostano la posizione di un gene da una regione eucromatinica a una eterocromatinica. Nel processo di inattivazione del cromosoma X dei Mammiferi, la maggior parte dei geni di uno dei due cromosomi X ...
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eterocromatina
s. f. [comp. di etero- e cromatina]. – In genetica, materiale cromosomico, considerato meno ricco di geni, che rimane condensato e spiralizzato durante l’interfase, formando i cosiddetti cromocentri.
cromatina
s. f. [der. del gr. χρῶμα -ατος «colore»]. – 1. Nel linguaggio com., cera per lucidare le scarpe. 2. In citologia, l’insieme del DNA e delle proteine cromosomiche presente nel nucleo delle cellule, che durante la mitosi e la meiosi...