Tecnico francese (Besançon 1839 - Parigi 1924); il suo nome è legato alla realizzazione (1884-91) della seta artificiale partendo da collodio (nitrocellulosa sciolta in un miscuglio di alcole ed etere); [...] la fibra tessile presentava però l'inconveniente, poi eliminato, di essere infiammabile ...
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Poeta ateniese (4º sec. a. C.) della commedia "di mezzo", di cui restano 27 titoli e frammenti databili al 345, 323, 317 a. C. Le sue commedie avevano toni di satira personale contro uomini politici, parassiti, [...] etère. Sembra che questo T. debba tenersi distinto dal tragico avente lo stesso nome, con cui è stato identificato. ...
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Fisico (n. Périgueux 1869 - m. 1928), prof. di fisica all'univ. di Parigi. Autore di varie ricerche di ottica fisica, di relatività, di elettromagnetismo, noto per l'esperimento di S., atto a provare l'inesistenza [...] dell'etere mediante lo spostamento di frange nella figura di interferenza prodotta dalla luce di una sorgente, divisa da una lamina di vetro e riflessa da tre specchi piani. ...
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Chimico e farmacista (m. Londra 1842); chimico della Apothec ary Hall di Londra: è da ricordare per la pre parazione (1826) dell'alcole etilico per via sintetica che anticipò la più nota sintesi ottenuta [...] da M. Berthelot; preparò inoltre l'etere etilico per disidratazione dell'alcole con acido solforico. ...
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Chimico (Newark, New Jersey, 1838 - West Hartford, Connecticut, 1923), prof. di chimica nella univ. di Cleveland, Ohio (1869-1906). Collaborò con A. A. Michelson nell'esecuzione di esperienze che mostrarono [...] l'impossibilità di rivelare un moto relativo della Terra rispetto all'ipotetico etere, e nella taratura del metro campione in lunghezze d'onda della riga rossa del cadmio. Inoltre, effettuò una determinazione assai precisa del rapporto di ...
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Chirurgo (Langensalza 1856 - Bonn 1925), direttore del policlinico chirurgico di Bonn (1882) e poi delle Krankenanstalten di Düsseldorf (1906). Noto per avere ideato una particolare tecnica di gastrotomia [...] (fistole di W.) intesa a permettere l'introduzione dei cibi direttamente nello stomaco in caso di ostruzione dell'esofago e per avere indicato l'uso dell'anestesia a gocce con etere solforico. ...
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Poeta greco (seconda metà sec. 3º a. C.) della commedia nuova, nativo di Corinto o Sicione, vissuto ad Alessandria. Fu maestro di Aristofane di Bisanzio. Oltre a due frammenti della commedia ῎Αγνοια ("L'ignoranza") [...] La lettera"), Ateneo ci conserva più di 450 versi di Χρεῖαι, raccolta di aneddoti spiritosi in trimetri giambici, su parassiti, etere e simili. Il termine Χρεία nella retorica classica indicava un breve svolgimento logico di una sentenza, o anche la ...
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Matematico e astronomo (Melegnano 1728 - Milano 1784). Barnabita, insegnò all'univ. di Pisa (1754-64), poi nelle Scuole Palatine di Milano (1764-84). Notevoli i suoi studî di meccanica (memorie giovanili [...] sul moto diurno di essa, e un trattato di Cosmografia) e le ricerche intese a spiegare con i movimenti dell'etere i fenomeni elettrici e luminosi. Scienziato cosmopolita e illuminista, fu in rapporto con d'Alembert, Condorcet e altri philosophes che ...
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Medico (n. Venezia, prima metà del 18º sec.). Si occupò di studî medico-legali e storici e scrisse una Dissertazione epistolica intorno al modo di ravvivare i sommersi e di giudicare fino a quando la vita [...] Dell'elettricismo: o sia delle forze elettriche de' corpi svelate dalla fisica sperimentale (1746), nel quale s'ipotizza che le particelle del fluido elettrico, come quelle dell'etere newtoniano, siano dotate di mutua azione repulsiva a distanza. ...
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Poeta greco di Gadara fiorito nella prima metà del 1º sec. a. C. Fu anche filosofo, seguì la scuola dei cinici e compose, a imitazione di Menippo, delle satire menippee che raccolse col titolo Le Cariti: [...] Palatina, quasi tutti erotici; alcuni, i più licenziosi, di amori efebici (ne aveva pubblicato una raccolta); gli altri cantano le etere (Eliodora, Zenofila, Fanio) che egli amò a Tiro e a Coo dove si era ritirato; in essi la sensualità è attenuata ...
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etere1
ètere1 (ant. ètera) s. m. [dal lat. aether -eris, gr. αἰϑήρ -έρος, dal tema di αἴϑω «ardere»]. – 1. a. Secondo gli antichi cosmologi greci, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio; nella fisica aristotelica, il quinto elemento,...
etere2
ètere2 s. m. [dal fr. éther, corrispondente all’ital. etere1 e applicato al composto chimico per la sua volatilità]. – In chimica organica, nome generico di composto costituito da due radicali idrocarburici, uguali o diversi, uniti...