Alessandro III
Paolo Brezzi; Andrea Piazza
Il nome proprio di questo futuro pontefice era Rolando, figlio di un Ranuccio, senese. Il suo primo biografo, il cardinale Bosone, non dice nulla sulla famiglia; [...] revoca degli articoli incriminati e il riconoscimento della dipendenza feudale del Regno dalla Chiesa di Roma. Con gli abitanti (deuxième moitié du XIIe siècle), in Potere, società e popolo nell'età dei due Guglielmi, Bari 1981, pp. 31-61; A. García ...
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FILIPPO I d'Angiò, imperatore nominale di Costantinopoli
Andreas Kiesewetter
Quarto figlio di Carlo II d'Angiò, dal 1285re di Napoli, e di Maria di Ungheria, nacque nel 1276. Fino all'età di tredici [...] grandioso progetto di fondare per F. un dominio feudale dipendente dal Regno di Napoli, che si estendeva . Lenti, Fonti per la storiadi Laterza, in Puglia e Basilicata traMedioevo ed Età moderna..., a cura di F. Ladiana, Galatina 1988, pp. 148 ss ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] cimieri, gli scudi, i brocchieri, la piuma svolazzante sul berretto feudale, il romito, il frate, erano il tema favorito d'allora : viva è la polemica nei confronti del mito dell'età medievale in nome della giustizia sociale e della consapevolezza ed ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] ). Omodeo pensava ormai a se stesso come a uno storico dell’età moderna più che del cristianesimo, e nel 1929 provò a passare una disciplina che alieni i singoli, per una specie di vincolo feudale, dal rapporto con lo stato, […] non debbono avere una ...
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COSIMO II de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 12 maggio 1590 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina figlia di Carlo III duca di Lorena. Ricevette, soprattutto [...] matrimoniali tra la propria famiglia (egli aveva quattro sorelle in età da marito) e le massime casate principesche d'Italia e privo di contestazioni e resistenze, di un obbligo feudale. Gli impegni abbastanza gravosi così assunti impedirono poi al ...
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D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] dell'ordine sociale e giuridico esistente, ivi compreso quello feudale, che era parte integrante della realtà politica dello Stato. 'Arch. Doria-Pamphili in Roma, fasc. 19.8. Circa l'età in cui iniziarono i primi studi, si è adottato l'uso moderno ...
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CRISTINA di Francia, duchessa di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Parigi il 10 febbr. 1606, terzogenita di Enrico IV re di Francia e di Maria de' Medici. Non ancora dodicenne, venne promessa in matrimonio [...] pochi mesi dopo. Ma, sia a causa della sua giovane età, sia per la difficile situazione internazionale del duca di Savoia in una certa mobilità sociale dei ceti togati e borghesi. Alla nobiltà feudale C. concesse due editti, nel 1648, con i quali ...
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Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, [...] . L. diede inizio allora autonomamente a concessioni feudali ai suoi più stretti consiglieri, soprattutto ad Acciaiuoli . Magyar-náplyi kapcsolatok (Relazioni ungheresi-italiane nell'età degli Angioini. Rapporto ungherese-napoletano), Budapest 1937, ...
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COLLOREDO, Ermes
Gino Benzoni
Ottavo dei nove figli d'Orazio di Curzio e di Lucia di Ermes di Porcia, nacque il 28 marzo 1622, nell'antico castello di Colloredo di Monte Albano (Udine).
Rimasto orfano, [...] li ho acennato essere in ciò la mia volontà comportandolo anco l'età mia" - una buona volta "uscir di paggio". Petizione che ottiene anche, la riluttanza d'un'aristocrazia d'origine feudale un tempo orgogliosamente autonoma a lasciarsi inquadrare in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Labriola
Alessandro Savorelli
Nel periodo della Seconda Internazionale Antonio Labriola fu tra i più originali teorici del marxismo, al quale era approdato dopo essersi formato nell’alveo dell’hegelismo [...] perché l’«erosione» di una formazione sociale – la società ‘feudale’ – e il suo epilogo in forma «catastrofica» (problema Italia, in Storia del marxismo, 2° vol., Il marxismo nell’età della Seconda Internazionale, Torino 1979, pp. 619-57.
G. Galasso ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
distretto2
distrétto2 s. m. [dal lat. mediev. districtus -us, der. di distringĕre «costringere», prob. perché, nella sostituzione del vescovo come signore feudale al conte laico, fu riconosciuto al vescovo il potere di coercizione (ius distringendi)...