fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. [...] utilizzando un derivato della cellulosa (il nitrato di cellulosa) disciolto in una miscela di alcol etilico e etere etilico. La soluzione molto viscosa veniva fatta passare attraverso una piastra bucherellata (filiera); il solvente veniva fatto ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] , negli alcali caustici (con formazione di ferriti di sodio e di potassio ecc.), insolubile in acqua, alcol ed etere; i suoi impieghi più importanti sono: come costituente di masse depuranti (di Laming) nell’industria chimica, nella purificazione ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] , AlBr3; si ottiene per combinazione diretta degli elementi; cristalli bianchi o gialli deliquescenti, solubili in alcol ed etere; usato in sintesi organiche e come catalizzatore nelle reazioni di Friedel-Crafts, in quelle d’isomerizzazione e nel ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] si può far risalire all’opera di J.C. Maxwell e di lord Kelvin. Un esempio è il famoso m. maxwelliano di etere: trattando delle linee di forza in un campo magnetico, Maxwell avanza l’ipotesi dell’esistenza di un medium in cui agisca una tensione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti petrolchimici e l'industria chimica
Anthony S. Travis
I prodotti petrolchimici e l'industria chimica
L'imponente crescita nella produzione [...] Plastic Division dell'ICI, sviluppò un polimero ad alto punto di fusione, resistente all'ossidazione, noto come polietere-etere-chetone (PEEK). Questa termoplastica dalle elevate prestazioni, con rinforzi di fibra come il kevlar, è utilizzata per ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] l'azione dell'acido nitrico sul cotone, e poi quella del collodio, ottenuto mediante dissoluzione del fulmicotone nell'etere. L'impiego del collodio in medicina e soprattutto nella fotografia rappresentò una grande innovazione. Infine, per i suoi ...
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(XIII, p. 967; App. III, i, p. 553)
Gli aspetti tecnici e scientifici riguardanti la produzione e la distribuzione dell'e. elettrica sono stati trattati nell'ampia voce elettrica, energia del XIII volume [...] distanze (per es. dall'Africa all'Europa) dell'e. elettrica prodotta; ma la superconduttività e la trasmissione via etere di notevoli potenze (non di segnali) sono tuttora in fase di studio e sperimentazione iniziali; un loro sviluppo industriale ...
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etere1
ètere1 (ant. ètera) s. m. [dal lat. aether -eris, gr. αἰϑήρ -έρος, dal tema di αἴϑω «ardere»]. – 1. a. Secondo gli antichi cosmologi greci, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio; nella fisica aristotelica, il quinto elemento,...
etere2
ètere2 s. m. [dal fr. éther, corrispondente all’ital. etere1 e applicato al composto chimico per la sua volatilità]. – In chimica organica, nome generico di composto costituito da due radicali idrocarburici, uguali o diversi, uniti...