Acido bicarbossilico insaturo, avente
Si tratta dell’acido cis- 1,2-etilendicarbossilico. In presenza di luce o di tracce di bromo, iodio o acido nitroso si trasforma nel più stabile isomero trans (acido [...] in natura. È l’acido bicarbossilico più forte. Si presenta in prismi incolori, di sapore acido sgradevole, solubili in alcol, etere ed acqua, che fondono a 130 °C; ha importanza come tale e sotto forma di derivati, in varie sintesi organiche, nell ...
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C20 H24 O2 N2 + 3H2O. È uno dei più importanti alcaloidi delle cortecce di china (v.). Fourcroy (1792), Vauquelin (1809), Gomez (1811), Pfaff (1814) già cercarono di isolarne il principio attivo; però [...] po' di più in acqua calda; queste soluzioni rapidamente si alterano alla luce diretta. Si scioglie bene in alcool, etere, cloroformio e solfuro di carbonio. Le soluzioni hanno potere rotatorio levogiro (in alcool assoluto [α]D15 = −158°).
Molti sali ...
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Acido acetilsalicilico C6H4 (O•C2H3O)•COOH. Ha la seguente formula di costituzione:
È un prodotto sintetico che si ottiene riscaldando a 92° l'acido salicilico con anidride acetica, in presenza di piccole [...] , splendenti, inodori, di sapore leggermente acidulo; esso è poco solubile in acqua, facilmente solubile in alcool ed etere, cloroformio, benzolo. Nell'acqua lentamente s'idrolizza, e l'idrolisi procede più rapidamente per riscaldamento o in presenza ...
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HANTZSCH, Arthur
Chimico, nato a Dresda il 7 marzo 1857. E stato professore di chimica al politecnico di Zurigo; all'università di Würzburg e dal 1903 in quella di Lipsia.
S'è occupato di chimica organica [...] , sulle stereoisomerie delle ossime e dei diazocomposti (v. Grundriss der Stereochemie, Breslavia 1893). Ha studiato varî metodi generali di condensazione, per es. la sintesi dei composti piridinici dell'etere acetacetico, aldeidi e ammoniaca, ecc. ...
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compage
Andrea Mariani
. Unica occorrenza in Pd XIII 6 quindici stelle che 'n diverse plage / lo cielo avvivan di tanto sereno / che soperchia de l'aere ogne compage. Il vocabolo è certo un latinismo, [...] aeteris, sive sit gallasia, sive quaecumque alia constellatio ": la compage de l'aere sarebbe perciò una qualunque " aggregazione dell'etere ", ossia dei cieli (la cui sostanza è appunto l'aether), sia essa la via lattea (gallasia per galaxia) o ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] , l’art. 1 della legge stabiliva che «la diffusione circolare di programmi radiofonici via etere o, su scala nazionale, via filo e di programmi televisivi via etere, o, su scala nazionale, via cavo e con qualsiasi altro mezzo costituisce, ai sensi ...
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Composti contenenti nella propria molecola uno o più atomi di cloro e uno o più gruppi alcolici; si possono considerare anche come derivate dagli alcoli polivalenti per sostituzione parziale dei gruppi [...] delle olefine. Fra le c. e i loro derivati, la c. etilenica, la c. propilenica, la epicloridrina (che è un etere ciclico di una c.). Le c. si comportano come alcoli e come derivati alogenati e costituiscono importanti intermedi in molte sintesi ...
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Famiglia originaria di Anversa, trasferitasi poi a Francoforte e quindi a Basilea, che, tra la fine del sec. 17º e il principio del 19º, ha dato otto matematici. In particolare, sono da ricordare:
1. Giacomo, [...] che le comete fossero satelliti di un lontanissimo pianeta e che la durezza dei corpi dipendesse dalla pressione dell'etere. Ma a partire dallo stesso anno, fondato in Basilea il Collegium experimentale physicomechanicum, si dedicò completamente alla ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] e acido nitrico; si lavava accuratamente in acqua; si preparava poi il collodio sciogliendo il cotone fulminante in una miscela di etere solforico e di alcool assoluto; si aggiungeva ioduro e un po' di bromuro di potassio; si versava su una lastra di ...
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FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] e delle azioni elettriche e delle magnetiche. Ora, la teoria maxwelliana sembrava attestare l'esistenza di tale mezzo (l'etere) e parve naturale vedere in esso in qualche modo materializzato lo spazio assoluto, similare semper et immobile. E così ...
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etere1
ètere1 (ant. ètera) s. m. [dal lat. aether -eris, gr. αἰϑήρ -έρος, dal tema di αἴϑω «ardere»]. – 1. a. Secondo gli antichi cosmologi greci, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio; nella fisica aristotelica, il quinto elemento,...
etere2
ètere2 s. m. [dal fr. éther, corrispondente all’ital. etere1 e applicato al composto chimico per la sua volatilità]. – In chimica organica, nome generico di composto costituito da due radicali idrocarburici, uguali o diversi, uniti...