Nome di liquidi che scolano, spontaneamente o in seguito a incisione, da alcune piante e che all’aria divengono vischiosi o anche solidi. Sono soluzioni o emulsioni di resina in oli essenziali contenenti [...] acido benzoico e cinnamico, dotati di gradevole odore aromatico, insolubili in acqua, solubili (almeno in parte) in alcol, etere, oli eterei e così via. B. naturali sono: il benzoino, lo storace, i b. del Perù e di Tolù. Talora si comprendono fra i b ...
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storace Balsamo ottenuto per spremitura della corteccia, bollita in acqua, di Liquidambar orientalis, albero delle Amamelidacee (detto anche esso storace), particolarmente diffuso nell’Asia Minore. Liquido [...] , che con il tempo ispessisce e diventa quasi nero in superficie, di sapore e odore aromatico, solubile in alcol, etere, cloroformio e benzene. Contiene acido cinnamico (20-23%), cinnamato di cinnamile (30-36%), altri esteri dell’acido cinnamico ...
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. Si chiama cumarina la sostanza odorante che fu ricavata per la prima volta dalla Dipterix odorata. I semi di questa pianta, che dagl'indigeni di Caienna vengono chiamati Cumaru e che in farmacia sono [...] che fonde a 67° e bolle a 290°. È poco solubile nell'acqua anche a caldo. Si scioglie facilmente nell'alcool, nell'etere, ecc.
La sua formula grezza è C9H6O2. Per il suo comportamento chimico appartiene al tipo dei lattoni e precisamente è il lattone ...
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FITORODINE
Francesco SCURTI
Riccardo OLIVERI
. Si ottengono accanto alle fitoclorine, nel processo di saponificazione delle feofitine con idrato potassico a caldo (v. fitoclorina). I diversi termini [...] in grossi prismi bruni, dotati di lucentezza metallica o anche in tavolette rombiche. È solubile in etere, alcool, acido acetico e le soluzioni presentano un colore rosso-azzurrognolo con debole fluorescenza. La soluzione cloridrica è di un bel verde ...
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stearico, acido Acido alifatico saturo, di formula CH3(CH2)16COOH; si trova assai diffusamente in natura, esterificato con la glicerina, negli oli e nei grassi di origine animale (20-35 %) e vegetale (generalmente [...] minor quantità); massa consistente dall’aspetto ceroso, che fonde a circa 69°C, insolubile in acqua, solubile in alcol ed etere. I sali ed esteri dell’acido vengono detti stearati e sono sostanze solide usate nella preparazione di unguenti, di creme ...
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Chirurgo (Langensalza 1856 - Bonn 1925), direttore del policlinico chirurgico di Bonn (1882) e poi delle Krankenanstalten di Düsseldorf (1906). Noto per avere ideato una particolare tecnica di gastrotomia [...] (fistole di W.) intesa a permettere l'introduzione dei cibi direttamente nello stomaco in caso di ostruzione dell'esofago e per avere indicato l'uso dell'anestesia a gocce con etere solforico. ...
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LARMOR, Sir Joseph
Giorgio Diaz de Santillana
Fisico, nato l'11 luglio 1857 a Magheragall nella contea di Antrim in Irlanda. Nel 1903 fu nominato "Lucasian professor of mathematics" nella stessa università.
Si [...] . I suoi lavori principali riguardano la teoria dei moti nell'etere; recano un notevole contributo alla teoria elettronica che veniva prendendo mentre era sul nascere; e in particolare indagò la dimostrabilità di un moto assoluto rispetto all'etere. ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Luce, calore, elettricita e magnetismo
Roderick W. Home
Luce, calore, elettricità e magnetismo
A partire dagli anni Settanta del Settecento, [...] , il flusso di materia uscente da un magnete entrava facilmente nell'altro; ciò dava origine a una pressione ridotta dell'etere nella regione tra i due magneti, mentre la maggiore pressione che si trovava altrove spingeva i magneti uno contro l'altro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia dell’ottica fisica nel Settecento consiste essenzialmente in un confronto tra [...] miglia al minuto, che bisogno c’è di supporre un altro mezzo dalle parti ancora più piccole e più mobili? Mi sembra che l’etere sia la stessa cosa della luce o fuoco: così lo intendevano gli antichi, e questo è ciò che il termine greco implica. Esso ...
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ARISTOMENES (᾿Αριστομένης, Aristoménes)
L. Forti
2°. - Pittore greco di Taso di età ignota. Vitruvio (De arch., iii, praef. 2) parla di lui come di un buon pittore, ma che non raggiunse la fama che meritava. [...] In un epigramma di Antipater di Tessalonica (Anth. Pal., vi, 208), è ricordato un quadro, ex-voto di tre etere ad Afrodite attribuito ad un artista di nome Aristomachos, della regione dello Strimone; ma poiché in un manoscritto il nome di tale ...
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etere1
ètere1 (ant. ètera) s. m. [dal lat. aether -eris, gr. αἰϑήρ -έρος, dal tema di αἴϑω «ardere»]. – 1. a. Secondo gli antichi cosmologi greci, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio; nella fisica aristotelica, il quinto elemento,...
etere2
ètere2 s. m. [dal fr. éther, corrispondente all’ital. etere1 e applicato al composto chimico per la sua volatilità]. – In chimica organica, nome generico di composto costituito da due radicali idrocarburici, uguali o diversi, uniti...