CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] ma non si risolse mai a sposarla, pur mantenendo con lei una romantica amicizia, che alimentò per circa trent'anni un interessante carteggio. Tra il C. dal matrimonio, oltre la differenza di età e l'opposizione del Poerio che sollecitava l'amico a ...
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CABRERA, Bernardo
Ruggero Moscati
Figlio di Bernardo (III) morto nel 1368 e di Margherita di Foix, divenne, giovanissimo, il capo di uno dei casati più prestigiosi dell'alta nobiltà catalana. La famiglia [...] viaggio, secondo una tradizione dura a morire della storiografia romantica - che non ha alcun fondamento, a parte alcuni , Cagliari 1954, ad Indicem;R. Moscati, Per una storia della Sicilia nell'età dei Martini, Messina 1954, pp. 29 n. 6, 33, 122 s., ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua: contro di esso anzi egli, come Kierkegaard, è in costante polemica in nome di una romantica e spontanea religiosità che, insieme a intenti pedagogici schiettamente democratici ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] greca: D. Musti, Storia greca. Linee di sviluppo dall'età micenea all'età romana, ivi 1989; per Roma: Storia di Roma, diretta fatto, anche se con diverse o contrastanti prospettive, la medievistica romantica e quella stessa di G. Volpe. Era l'aprirsi ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] con il dissolversi progressivo delle certezze ideologiche dall'età del revisionismo post-staliniano fino agli 'anni di M. Praz (La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, 1930), poi nella grande mappa dei topoi con cui E.R. Curtius ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] scrivere quello che avevano visto e inteso» (B. Croce, Storia dell’età barocca in Italia, a cura di G. Galasso, 1993, p. nel 1843 a Parigi), che gli procurò le simpatie dei circoli romantici e democratici nella Parigi in cui aveva dovuto esulare, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] Medioevo (a cui si deve aggiungere la passione ancora romantica per le letterature e le tradizioni popolari) gli consentirono aveva studiato i rapporti fra Stato e Chiesa nella tarda età longobarda, con il secondo i trattati d’amore del Cinquecento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] un arretramento cronologico rispetto alla medievistica romantica, si ricercano i nessi tra Medioevo G. Ricuperati, Il Settecento, 2° vol., pp. 97-161; P. Villani, L’età rivoluzionaria e napoleonica, 2° vol., pp. 163-207; A. Scirocco, Il periodo 1815- ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] personalmente dirige le cose del Regno, è un'idea romantica e seducente, ma con ben poche probabilità di essere cura di S. Gensini, Pisa 1986; R. Elze, La simbologia del potere nell'età di Federico II, ibid., pp. 203-212; G. Fasoli, Federico II e ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] implicazioni ideologiche. Di questo genere sono la concezione romantica della società come prodotto di uno 'spirito di interpretazione e di raccolta compiuto dai giuristi romani di età imperiale, culminato nel Corpus giustinianeo; e il suo sviluppo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...