Forma di alloggiamento delle truppe in cui gli uomini stazionano per lo più sotto apposite tende.
Tutti gli eserciti antichi ebbero a. ordinati variamente secondo l’organizzazione e le loro necessità. [...] fortificazione divenne più frequente, ma senza una norma fissa. I Romani diedero invece la massima importanza all’a.; al termine di . Il campo, di pianta rettangolare (quadrata in età repubblicana), era diviso da due strade principali (principalis ...
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(ted. Regensburg) Città della Germania (132.495 ab. nel 2007), nella Baviera centrale, situata a 339 m s.l.m. sul tratto più settentrionale del Danubio. Importante mercato già nell’epoca romana, ha conservato [...] cittadino medievale, formatosi all’interno delle fortificazioni romane, trasse origine dalla colonizzazione dei Bavari e a opera di s. Bonifacio, la sede vescovile. In età carolingia la città divenne capitale dei Franchi orientali; nei secoli ...
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(gr. ῎Εϕεσος, lat. Ephĕsus) Antica città dell’Asia Minore, sulle coste dell’Egeo. Fu colonizzata dagli Ioni sullo scorcio del 2° millennio a.C., e nel 334 Alessandro Magno la liberò dai Persiani. Passata [...] C., fu ricostruito dall’architetto Chirocrate. La città ellenistica e romana si stendeva sulle due colline, il Pìon (od. Panayir- Vedio Antonino (2° sec. d.C.), la basilica, ricostruita in età augustea, una fontana (2°-4° sec.), un tempio dedicato a ...
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Linguistica
Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; e in particolare la singola clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando dall’unione di due [...] all’altro. Più tardi, l’accostamento sempre più stretto dei due ordini produsse la loro fusione, e si ebbe soltanto l’ordine senatorio.
storia antica C. publicus Denominazione latina del servizio postale di Stato nell’età imperiale romana (➔ posta). ...
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Arte
Pala d’altare (dipinta, talora anche scolpita) costituita da vari elementi (scomparti) uniti fra loro, talvolta anche con cerniere, in modo che possano essere chiusi come sportelli. P. a due o tre [...] anche di piccole dimensioni e portatili, erano già diffusi in età classica e tardoantica. Come pala d’altare, il p Magritte, J. Johns, C. Twombly, F. Bacon.
Storia
Nell’antichità romana, si chiamò p. un libretto formato da più tavolette cerate. Nel ...
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(gr. Λῆμνος) Isola della Grecia (476 km2), nel Mare Egeo settentrionale, a SE della Penisola Calcidica; capoluogo Kastro. Costituita da un imbasamento cristallino sormontato da rocce eruttive recenti, [...] termine delle guerre balcaniche (1913).
Importante fu la fase dell’età del Bronzo, attestata da una serie di siti, di artigianale di ceramisti, un teatro con impianti scenici di epoca romana, alcune case e un’importante fase bizantina. A Myrina si ...
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Città della Francia (105.468 ab. nel 2006), in Lorena, presso la confluenza dei fiumi Meurthe e Mosella (a 198 m s.l.m.), dove questi sono tagliati perpendicolarmente dal canale navigabile che unisce il [...] scuole superiori e società scientifiche e accademiche).
Antico centro dei Celti, ricordato in epoca romana col nome di Nantiacum, N. è menzionata la prima volta in età medievale nel 947, in un diploma di Ottone I. Incorporata nel regno di Lotaringia ...
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Astronomia
Strumento ottico per la misurazione dell’altezza degli astri sull’orizzonte, usato soprattutto su navi e imbarcazioni nella navigazione astronomica, ovvero per rilievi topografici e idrografici, [...] di modesto splendore, la più brillante essendo di magnitudine 4,5.
Numismatica
Antica moneta enea italica, campana, romana; costantemente coniata a Roma in età repubblicana; il tipo specifico ha al diritto la testa di Mercurio, nel verso la prora di ...
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Comune della prov. di Napoli (43,2 km2 con 83.146 ab. nel 2008). La citadina è situata a O di Napoli su un promontorio tufaceo, che si innalza quasi al centro del golfo omonimo. P. è assai nota e visitata [...] Della città bassa e del porto restano tracce della gettata romana a pilastri e archi costruita da Augusto; sommersi sono i fiancheggiavano la riva; resta semisommerso il macellum di età flavia, edificio porticato circondato da tabernae, sala absidata ...
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(lat. Belgae) Popolo celtico, passato d’oltre Reno in Gallia, dove al tempo di Cesare occupava la regione a N della Senna e della Marna fino all’Oceano e al Reno. Si possono distinguere in tre gruppi. [...] romano il paese acquistò ricchezza e importanza.
La provincia romana della Belgica fu costituita da Augusto. Le furono aggregati , terme, teatro e anfiteatro, templi) soprattutto a partire dall’età di Claudio (41-54 d.C.). Il centro più importante ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...