Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] comincia quando vengono dismesse le fogge tipiche della tradizione romana (toga, stola, dalmatica, ecc.) e giungono via alla pretina o alla romana (Vecellio 1590: 52).
Nel Seicento si aggiungono accappatoio e fisciù. Con l’età dei Lumi entrano nel ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] , non i suoni toscani lèttera e velóce ma i romani léttera e velòce. La trasmissione ebbe come seguito la La lingua dell’impero. Comunicazione, letteratura e propaganda nell’età del colonialismo italiano, Roma, Carocci.
Simonini, Augusto ( ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] e incrementata nel Quattrocento, acquista via via nell’età dell’Umanesimo e del Rinascimento (➔ Umanesimo e per es. laddove sono accettate una pronuncia di trafila fiorentina e una di trafila romana (come per colonna, [koˈlonːa] e [koˈlɔnːa], o ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] testuali anche molto distanti tra loro (§ 2.4).
In età medievale, il confine tra volgarizzamento e opera originale è molto cui dipendono i romanzi, anche se di materia romana (ad es., i Fatti dei romani, i Conti di antichi cavalieri), la letteratura ...
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BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] quella latinità particolare che era venuta formandosi con la conquista romana dopo la vittoria di Druso e Tiberio sui Reti nel 15 essere stato messo fuori ruolo per raggiunti limiti d'età e pensionato, invitato dalla neoistituita università di Lecce ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] unità areali di primaria importanza nell’articolazione della Romània, quali appunto quella ladino-retoromancia e quella padovano: una breve divagazione, in La cultura volgare padovana nell’età del Petrarca. Atti del convegno (Monselice - Padova, 7-8 ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] strada con il ➔ purismo, alla fine del XVIII secolo, in età napoleonica e durante la Restaurazione. Si può dire che gli italiani E ancora, un purista come Angeloni, patriota della Repubblica Romana del 1799, nel suo appello «agli Italiani» non solo ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] tuttavia, complessivamente omogenea, in cui la componente fonetica romana ha un ruolo egemone (comprensibilmente: Roma è tuttora blu; nessuno mi può giudicare; nientepopodimenoché; non ho l’età; o sole mio; paperino; parole parole parole; sanremo; ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] di Bologna (Felsina), Marzabotto e Spina. Quando la conquista romana giunge sull’Adriatico, agli inizi del III secolo a. . Figure professionali ambulanti oppure gente comune di tutte le età si sono fatti portatori di tale patrimonio, nel doppio ruolo ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] , ma li trattò in forma ‘monografica’. Nell’introduzione all’età attica e alla splendida stagione culturale di Atene, egli osservava ’insegnamento fiorentino di Vitelli, giunse alla cattedra romana di Romagnoli: proprio i due protagonisti dell’aspro ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...