nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] lo sviluppo politico di Roma dalla seconda guerra punica all’età dei Gracchi e oltre. Il dissolvimento della n. romana fronte alla legge. E così, mentre negli Stati a costituzione repubblicana i titoli di n. venivano generalmente aboliti, o almeno non ...
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Württemberg Regione storica della Germania, estesa quasi totalmente nel Giura di Svevia. Costituita in Stato al tempo della Repubblica di Weimar (20.656 km2), oggi fa parte del Land del Baden-Württemberg [...] (➔).
Abitato in età preistorica, nel 5° sec. a.C. vi penetrarono i Celti e nella prima metà del 1° sec. a.C. i Germani. Sotto la rivoluzione, re Guglielmo II abdicò, e il 26 aprile 1919 fu promulgata nel W. la nuova Costituzione repubblicana. ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] più profonda nella sua fiducia di poter imporre, in un'età ormai aperta ai valori mondani, un severo costume penitenziale, del tempo; l'assunzione di S. a simbolo di libertà repubblicana, e più tardi la sua trasfigurazione a precursore della riforma ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] deliberazioni, scita (plebiscita).
La storia interna di Roma repubblicana è in buona parte la lotta della p. per il raggiungimento della parità di diritti col patriziato. Fin da età molto antica i plebei potevano essere ufficiali dell’esercito ( ...
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Uomo politico romano (95-46 a. C.); pronipote di C. il Censore, ebbe da giovane una buona educazione filosofica, e fu ammiratore dell'etica stoica. Questore nel 64, fu impareggiabile amministratore; tribuno [...] , si uccise nel 46. Il suo incrollabile carattere, la sua fiera opposizione alle illegalità, la difesa della libertà repubblicana ormai vacillante, sono stati spesso esaltati ma hanno anche trovato detrattori antichi e moderni. n La figura di C ...
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(lat. leges regiae) In età romana, leggi che, secondo la tradizione, sarebbero state emanate dai sette antichi re, in un arco di tempo compreso fra la metà dell’8° e la fine del 6° sec. a.C. Stando alle [...] al voto del popolo, riunito allora nei comizi curiati, in maniera non dissimile da quanto avvenne nella successiva epoca repubblicana; ma a giudizio degli studiosi moderni è del tutto improbabile che una procedura tanto evoluta sia stata esperita già ...
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Moneta d’argento della Roma repubblicana del valore di 5 assi, la metà cioè del denaro; in età imperiale il termine indicò la moneta aurea e argentea metà del pezzo intero. ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] collettiva degli Italiani. Nella nuova Italia repubblicana, il nazionalismo perse qualsiasi prestigio politico e la seconda guerra mondiale, in R. Romeo, Italia, mille anni. Dall'età feudale all'Italia moderna ed europea, Firenze 1981, pp. 169-219.
A ...
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Rinascimento
Michele Ciliberto
Dopo l'Umanesimo civile
L'interpretazione dell'epoca umanistica e rinascimentale in chiave di 'Umanesimo civile' ha svolto un ruolo decisivo dalla fine degli anni Venti [...] crisis of the early italian Renaissance. Civic humanism and repubblican liberty in an age of classicism and tiranny. È in , però, pensare che l'Umanesimo sia stato "la cultura di un'età in cui la vita politica del comune italiano era già in sì bassa ...
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SALVATORELLI, Luigi
Storico e giornalista, nato a Marsciano (Perugia) l'11 marzo 1886. Titolare di storia del cristianesimo nell'università di Napoli (1916), si dimise nel 1921 e divenne condirettore [...] con F. Parri, U. La Malfa e altri, alla concentrazione democratica repubblicana. Diresse (1944-46) il settimanale La Nuova Europa (v. periodici, in essa da lui ravvisate anche nell'età risorgimentale), sono gli scritti: Nazionalfascismo, Torino ...
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scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto s. (Dante). b. Nell’uso attuale, in senso...
tribuno
agg. [dal lat. tribunus, der. di tribus «tribù», formatosi come agg. nella locuz. magistratus tribunus «magistrato della tribù»]. – 1. Nell’antica Roma, denominazione di varî magistrati, funzionarî e ufficiali, le cui funzioni erano...