(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] ’al-Ma‛arrī, m. 1058), la poesia araba classica si esaurisce nel più vieto tradizionalismo, sino ai tentativi di rinnovamento dell’età ;moderna.
L’epoca abbaside, dall’8° sec. al 13°, vede il pieno dispiegarsi della letteratura araba (e dell’arabo si ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] di palatalizzazione o di assibilazione. Sui dialetti sardi, ma in misura minore sul logudorese, hanno agito, in etàmoderna, diversi influssi di lingue continentali: prima di dialetti italiani (per il predominio politico, economico e culturale delle ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] stesso periodo si data un gruppo di vasi argentei del tipo rhytòn, con raffigurazioni zoomorfe e antropomorfe.
Medioevo ed etàmoderna
Con l’occupazione araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660-680), l’A. maggiore divenne una provincia ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] col Lazio, la prima regione. Dopo Diocleziano la regione divenne una provincia alle dipendenze del corrector Campaniae.
Medioevo ed etàmoderna. - Dopo la caduta dell’Impero Romano, la C. conservò la propria unità sotto gli Ostrogoti e i Bizantini ...
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(ted. Süd-Tirol) Provincia autonoma di Bolzano (7398 km2 con 532.644 ab. nel 2020); comprende 116 comuni. Include la parte settentrionale del bacino dell’Adige, a monte della stretta di Salorno. Dal 1948 [...] I ebbe annesso la regione all’Impero, l’elemento linguistico tedesco cominciò ad affiancarsi a quello ladino, e solo in etàmoderna, dal 15° secolo in poi, cominciò a predominare.
A parte l’italiano, i dialetti oggi parlati in A. appartengono dunque ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] quali ha luogo la formazione delle singole lingue, cosicché la g. si fa logica.
Dall’Umanesimo all’età barocca. -
La corrente logicizzante si perpetua nell’etàmoderna e, attraverso le opere di Duns Scoto o Giovanni di Gerson, arriva a quella di G.C ...
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Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In etàmoderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] a casi di altre lingue indoeuropee (per es., sanscrito e indoeuropeo ricostruito). Nel latino d’età classica l’a. è individuato da morfemi specifici soltanto nel singolare dei nomi della prima, terza, quarta e quinta declinazione (rosā, urbĕ, fructū, ...
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ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la [...] come lingua parlata, ma rimase nell'uso liturgico e dotto delle comunità israelitiche, soprattutto dopo la diaspora. In etàmoderna l'e. prima rinacque come lingua letteraria e poi divenne lingua ufficiale dello Stato d'Israele. Fonologia, morfologia ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] della stampa e l'espansione, dovuta a ragioni religiose e politiche, di alcune grandi s. alfabetiche, hanno bloccato nell'etàmoderna il processo di creazione di nuove forme grafiche, tranne che in aree marginali e a economia tradizionale, come la s ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] delle q. primarie sugli organi di senso (colori, odori, sapori, suoni). Questa distinzione, implicita nell’atomismo greco, fu riaffermata in etàmoderna da G. Galilei, T. Hobbes, P. Gassendi, R. Boyle e J. Locke, al quale se ne deve soprattutto la ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...