COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] sono un'inequivocabile affermazione delle esigenze del libero pensiero moderno, in cui ogni elemento cospira ad orientare il una sua lettera un'impresa erotica, compiuta dal C. alla bella età di settantacinque anni, osservando che "il y a peti de ces ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] nuova classe dirigente volevano al passo dei tempi ‘moderni’ ‒ cioè coerente con le più avanzate correnti le motivazioni etiche e le aspirazioni spirituali degli uomini migliori di quell’età. Quel riferimento alla «tortura» e al «rogo» aveva, infatti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] del 1892 abbandonò l’insegnamento universitario per sopraggiunti limiti d’età e durante gli ultimi anni della sua vita tornò alla contrapposizione scientifico-filosofica al maestro della chimica moderna, di cui Moleschott aveva rilevato errori ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] Europa sia entrata in una grande crisi storica, dovuta al passaggio da un’età a un’altra, da una civiltà a un’altra, da una società a principi» (così procedono l’astronomia e la fisica moderna).
Come abbiamo detto, a questi tre stadi mentali ...
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PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] attivo, pur non essendo più in giovane età: in occasione della riapertura dello Studio di pp. 240-252; B. P. da Parma, Quaestiones de anima. Alle origini del libertinismo moderno, a cura di V. Sorge, Napoli 1995 (trad. delle questioni, I, 8; II ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] divenne subito titolare, mantenendola fino ai raggiunti limiti di età (1960). Dell'università di Roma diresse pure la scuola dal F. di un commento e di una traduzione in lingua moderna.
Numerosissimi furono pure i testi siriaci che il F. pubblicò in ...
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PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] -49 insegnò per due semestri storia della filosofia moderna e contemporanea all’Universidad nacional de Cuyo, a la grave malattia e la prematura scomparsa della figlia Emanuela, all’età di trentasette anni, nel 1990. Furono questi gli anni tristi ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] guida spirituale assunta in Europa dalle scuole tedesche: "qual'età mai ebbe - si chiedeva - sì poderosa falange di l'uomo alla dimensione della libertà, rimaneva a fondamento della civiltà moderna.
Ma ormai, aggiungeva il F., "la ragione umana si è ...
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DE DOMINICIS, Saverio Francesco
Franco Cambi
Nato a Buonalbergo (Benevento) il 22 marzo 1845 da Vincenzo e Nicoletta Marinari, seguì gli studi liceali nel capoluogo e nel 1864 si iscrisse, come allievo [...] aver colto la funzione centrale assunta dalla scienza nel mondo moderno, di averla separata dalla metafisica e di averne reclamato stesso dell'educazione, ma essa si definisce, nell'età presente (scientifica e democratica), come ispirata a "scopi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Medioevo plurale
Michele Ciliberto
Nel 1932, in un bel saggio sul Rinascimento, Delio Cantimori scrisse che quando si parlava del Medioevo gli uomini moderni non erano ancora capaci di esprimere un [...] fondamentali di Jules Michelet e di Jacob Burckhardt.
Quando nei secoli moderni si parla di Medioevo, è acquisito che si sia trattato non tolgono il valore, e l’importanza, che l’età di mezzo ha assunto, riverberandosi anche nel giudizio sul ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...