Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] , pp. 69-74.
Id., Gli ebrei nel salernitano (sec. IV-XVI), in Documenti e realtà nel mezzogiorno italiano in età medievale e moderna. Atti delle giornate di studio in memoria di Jole Mazzoleni (Amalfi, 10-12 dicembre 1993), Amalfi 1995, pp. 167 ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] dei modi più consueti è quello di nobilitare l’onomastica moderna o con perifrasi dotte (Giuseppe Parini: ultimo caffro per africani (Monti: Klebero e Macco per Kléber e Mack).
La fine dell’età del codice si ha all’inizio del XX secolo, quando, la ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] (Viscardi 1963: 22). In senso generale, identifica il persistere della tradizione (letteraria e artistica) classica nell’età medievale, moderna e contemporanea, mentre con senso più specifico e concreto serve per qualificare i momenti, le poetiche e ...
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Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] si riteneva che esse non avessero più alcun significato in una moderna società di massa, e che trasmettessero anzi modelli superati e , saranno molto difficili da compensare o rimediare nell'età adulta. Per questo motivo, nella visione di Bettelheim ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] però, come in generale quello di tutti i testi di età medievale, era ricco di volgarismi e di infrazioni alla norma modifiche (cfr. Marazzini 1984: 72-79).
Nella società moderna, una volta adottato sistematicamente l’italiano, il notaio è ...
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donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] una componente essenziale della famiglia nucleare (i coniugi e la loro prole), l’unità base della società europea in Età medievale e moderna. Invece in Medio Oriente e in tutte le aree in cui si affermò la cultura islamica e la poligamia maschile ...
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razionale e irrazionale
Simona Argentieri
Due dimensioni complementari
Un comportamento, un’azione, un discorso, sono razionali quando sono ordinati, conformi alla ragione, svolti con criteri scientifici. [...] si è solito dire che a sette anni si raggiunge l’età della ragione e si deve assumere la responsabilità dei propri giudizi scontro tra ragione ed emozione, si arrivasse a una moderna civiltà nella quale l’irrazionalità si mescola alla povertà dei ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] vicenda così lontana nel tempo riesce a scuotere l'uomo moderno proprio perché tocca il suo intimo e fa riemergere un rimangono infantili per sempre. Peter Pan ha sempre la stessa età perché a sette giorni dalla sua nascita si rifiuta di continuare ...
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clima
Insieme delle caratteristiche atmosferiche di una specifica area geografica (precipitazioni, condizioni di irraggiamento, temperatura, umidità) in rapporto a un determinato periodo geologico o [...] grano e modificazioni dei rapporti sociali nella Francia moderna). Partendo da queste conclusioni, E. Le Roy storiche di cui disponiamo per lo studio del c. in Europa nelle età prestrumentali sono storie e cronache, ma notazioni sul c. si rintracciano ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] rinnovarono e si moltiplicarono le maniere di scrivere. L’epoca moderna, a partire dal tardo 15° sec. fino alla Rivoluzione dell’industria della parola scritta e stampata e introduce all’età della politica di massa. A partire dalla seconda metà del ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...