stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] la parte fondamentale della parola, mentre la terminazione aveva un segno rimpicciolito spostabile dalla base normale di scrittura. In etàmoderna, la s. rinacque in Inghilterra nel 17° sec. per merito di J. Willis (1575-1625). Grande diffusione ...
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Lingua neolatina del gruppo italoromanzo. Il s., spec. nelle varietà logudorese e campidanese, ha caratteri spiccatamente arcaici e conservativi (la romanizzazione dell'isola è particolarmente antica), [...] ma diverse lingue continentali, quali il catalano, lo spagnolo, l'italiano, agirono in Etàmoderna sui dialetti s. durante le varie dominazioni dell'isola: nel corso del Medioevo i dialetti del gruppo toscano, spec. il pisano, influirono talmente in ...
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Reitani, Luigi. – Germanista e critico letterario italiano (Foggia 1959 - Berlino 2021). Docente di Letteratura tedesca all'Università di Udine dal 2005, ritenuto tra i massimi studiosi di F. Hölderlin, [...] le liriche (2001), ha condotto imprescindibili studi sulle relazioni tra Italia e Germania e sulla letteratura austriaca di etàmoderna e contemporanea. Insignito nel 2010 dell’Ordine al merito della Repubblica austriaca, tra le sue pubblicazioni più ...
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naskhī Tipo di scrittura araba, rotonda, succeduto per l’uso corrente alla più arcaica cufica in epoca abbaside (9° sec. d.C.) e in etàmoderna adottato per i caratteri a stampa. ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] 'assunzione che la conoscenza nasce dalla natura umana. Questo concetto risale a Platone e Kant, tuttavia ne II 'etàmoderna viene generalmente associato al linguista N. Chomsky. Egli assume una posizione molto decisa al riguardo frn dal suo primo ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] del medico e filosofo arabo venne conosciuto e divenne patrimonio dei medici e degli studiosi del Medioevo e di parte dell'Etàmoderna, fino a quando Girolamo Ramusio e Andrea Alpago, tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, non intervennero ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ’espansione della lingua nautica italiana, Firenze, Olschki.
Vivanti, Corrado (2003), L’Italia e il suo mondo fra Medioevo e prima etàmoderna, in L’Italia fuori d’Italia 2003, pp. 57-73.
Watanabe-O’Kelly, Helen (2002), Court culture in Dresden. From ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] . Ne consegue che, mentre per l’inglese, il francese e lo spagnolo le trasformazioni fonetiche intervenute tra medioevo ed etàmoderna sono rilevantissime, per l’italiano sono invece, tutto sommato, di entità modesta; sicché il periodo decisivo per l ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] «da solo», ne vene da Macerata «viene da Macerata», quanti o quandi n’adè? o ne è? «quanti sono?».
In etàmoderna e contemporanea i dialetti vengono di solito trascritti seguendo le principali convenzioni grafiche della lingua (con un uso largo e ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] studi su singole regioni o paesi, e per epoche diverse, ha indotto taluni a tentare comparazioni sull’arco temporale dell’etàmoderna e fino alla fine dell’Ottocento (Graff 1987; Cipolla 1969). La comparazione non è facile, perché non si dispone ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...