Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] É. Bonnot de Condillac), meccanicistiche (C.-A. Helvétius, P.H.D. d'Holbach, J. Offray de La Mettrie) dell'etàmoderna. L'intento comune è quello di non ricorrere ad alcun principio di ordine soprannaturale, ma di mostrare invece la derivazione della ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] il massimo suo contributo storiografico, la Storia della filosofia del diritto (I, Antichità e Medioevo, Bologna 1966; II, L'etàmoderna, ibid. 1968; III, Ottocento e Novecento, ibid. 1970). Si tratta della storia generale della filosofia del diritto ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] 'nascono dall'abitudine', come suggerisce la stessa affinità tra i termini ἠθική (etica) ed ἦθος (abitudine). In etàmoderna il concetto di abitudine subisce una profonda trasformazione ed è ridefinito nell'ambito del meccanicismo cartesiano (non più ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] nobiltà e il clero da un lato e i ceti popolari dall'altro.
Lo sviluppo storico della borghesia tra Medioevo ed Etàmoderna
Un ceto intermedio. La borghesia si è formata come ceto intermedio tra le masse dei lavoratori manuali, dei contadini e dei ...
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ragione
Anna Lisa Schino
Guida della conoscenza e della condotta dell’uomo
La ragione è la facoltà di ragionare, ossia di mettere in rapporto i concetti. È quindi la facoltà di giudicare, cioè di [...] corrisponde alla conoscenza intuitiva, rappresenta cioè la facoltà di intuire immediatamente la verità.
Il tribunale della ragione
In Etàmoderna la valutazione data da Tommaso d’Aquino si inverte e la ragione guadagna il primo posto come attività ...
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forma
Giuseppe Di Giacomo
Come le opere d'arte si presentano
Il termine forma, che nel linguaggio quotidiano è presente in accezioni diverse, acquista nella riflessione filosofica una sorprendente ricchezza [...] di significati. Dal mondo antico all'età contemporanea emerge in modo sempre più forte non solo la stretta connessione che materia.
Le diverse concezioni della forma nell'etàmoderna
Nell'etàmoderna troviamo una ridefinizione del concetto di forma, ...
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utilitarismo
Paolo Casini
L’utile come principio sovrano
L’idea che il bene si identifichi con l’utile si trova già nella filosofia greca, in particolare nella dottrina epicurea; tuttavia l’utilitarismo [...] di virtù capaci di procurare il benessere individuale, come la temperanza, la moderazione, la rinuncia alle passioni.
In Etàmoderna, un ideale edonistico non soltanto individuale ma esteso al bene pubblico fu formulato alla fine del Settecento dal ...
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Voltaire
Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-ivi 1778). Arguto polemista e autore poligrafo (storiografo, divulgatore, tragediografo, poeta), «interprete per eccellenza della mentalità illuministica» [...] (R. Bizzocchi), frutto di una metodologia storica oggettiva, al termine di un percorso speculativo iniziato all’alba dell’Etàmoderna (L. Valla, Erasmo, N. Machiavelli). La produzione storiografica di V. (Secolo di Luigi XIV, 1751; Saggio sui costumi ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] negli anni tra il 1903 e il 1908, Sorel sviluppa il concetto secondo cui il mito, nella "nuova metafisica" dell'etàmoderna, è come una macchina, che cattura e articola in combinazioni sempre nuove le energie inconsce e le emozioni degli uomini per ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] indoeuropea, di cui gli storici hanno riscontrato un'analoga funzione strutturante in Occidente, nel Medioevo e nell'etàmoderna. Secondo questa ideologia le società storiche, eredi del pensiero indoeuropeo, eredità staccata da un supporto storico ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...