ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la [...] come lingua parlata, ma rimase nell'uso liturgico e dotto delle comunità israelitiche, soprattutto dopo la diaspora. In etàmoderna l'e. prima rinacque come lingua letteraria e poi divenne lingua ufficiale dello Stato d'Israele. Fonologia, morfologia ...
Leggi Tutto
Umanista e scrittore politico polacco (n. Ostroróg, Poznań, 1436 - m. 1501). Dopo aver studiato a Erfurt, conseguì a Bologna (1459) la licentia docendi in diritto canonico e diritto romano. Rientrato in [...] pro reipublicae ordinatione (tra il 1460 e il 1470), che rappresenta un significativo momento di passaggio dal Medioevo all'etàmoderna per il principio in esso affermato di uno stato nazionale e secolare, retto da un'unica legge, con cittadini ...
Leggi Tutto
Bassée, La Centro della Francia settentrionale, nel dipartimento del Nord.
Fortezza, elemento integrante del sistema difensivo di quella contea per tutto il Medioevo e l’etàmoderna, sostenne innumerevoli [...] assedi e le sue fortificazioni furono rase al suolo dai Francesi nel 1488 (prima di essere abbandonata agli Asburgo) e nel 1670, in esecuzione del trattato di Aquisgrana (1668). Entrò a far parte definitivamente ...
Leggi Tutto
Storico austriaco (Mödling 1898 - Amburgo 1982); prof. di storia medievale e moderna dal 1931 a Vienna, quindi (1954) ad Amburgo. Dopo ricerche di storia dell'economia e dell'amministrazione, ha indagato [...] i problemi delle strutture sociali e culturali in Germania e in Europa tra il Medioevo e l'etàmoderna (Das Finanzwesen der Stadt Wien bis ins 16. Jahrhundert, 1929; Land und Herrschaft, 1939, nuova ed. 1965; Adeliges Landleben und europäischer Geist ...
Leggi Tutto
Titolo e grado di chi portava lo stendardo delle milizie, nel Medioevo e nell’etàmoderna (analoghe funzioni aveva presso i Romani l’aquilifer). Dopo il 16° sec. l’a. aveva grado di luogotenente, sostituiva [...] se necessario il capitano della compagnia ed era accompagnato dal portainsegna che reggeva la bandiera. Nel 17° sec. nei reparti di cavalleria all’a. subentrò il ‘cornetta’. Il grado di a. esiste tuttora ...
Leggi Tutto
Comune della prov. di Roma (35,2 km2 con 1527 ab. nel 2008). Il centro è situato a 420 m s.l.m. sul versante occidentale dei Monti Prenestini.
Vi sorge il castello Brancaccio, costruzione medievale, rifatta [...] nel sec. 15° e restaurata in etàmoderna. ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] . Bayle). In questo clima scoppia la querelle des anciens et des modernes (➔ antichi e moderni), che pone fine all’‘età classica’ e prepara il secolo dei lumi.
L’età che va dalla morte di Luigi XIV (1715) alla Rivoluzione (1789) è contrassegnata dal ...
Leggi Tutto
Scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civiltà antiche attraverso lo studio delle testimonianze materiali (monumentali, epigrafiche, numismatiche, dei manufatti ecc.), anche mediante [...] Winckelmann, dalla quale data la nascita dell’a. classica nel senso moderno. In Italia va ricordato E.Q. Visconti, la cui opera greca e romana.
Il 19° sec. è la grande età della ricerca archeologica: si costituirono o si ampliarono i grandi musei ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] che domini in Europa, è essenzialmente autore di melodrammi. Il primo Settecento è inoltre l’età di G.B. Vico, che getta le basi dell’estetica moderna, ed è anche l’età che dà vita alla storiografia intesa come attenta raccolta di documenti e loro ...
Leggi Tutto
famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] verso i figli; posizione giuridica dei figli nati fuori del matrimonio.
L’età minima per il matrimonio è fissata per l’uomo e la donna tutore e minore, a fondamento di quasi tutti i sistemi moderni è la tutela dell’interesse primario del minore, il ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...