(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] stesso periodo si data un gruppo di vasi argentei del tipo rhytòn, con raffigurazioni zoomorfe e antropomorfe.
Medioevo ed etàmoderna
Con l’occupazione araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660-680), l’A. maggiore divenne una provincia ...
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(o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova, forma, per 1350 km, la spina dorsale della penisola italiana fino allo Stretto di Messina, oltre il quale continua [...] valli longitudinali a fondo ampio e le conche intermontane. La popolazione si accrebbe sensibilmente nei primi secoli dell’etàmoderna, colonizzando diverse aree a quota più alta. Con la rivoluzione industriale, e il conseguente forte richiamo urbano ...
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Stato federale dell’Asia sud-orientale. Comprende la M. Peninsulare (o Occidentale), sulla punta meridionale della Penisola di Malacca, confinante a N con la Thailandia, e la M. Orientale, ampio lembo [...] preislamiche sono fondamentalmente costituite dalla tradizione manoscritta (dal 16° sec.), proseguita fino all’etàmoderna.
La pittura moderna in M., inizialmente influenzata dalla tradizione del paesaggio romantico inglese, risentì poi sia dell ...
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Elemento chimico avente simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2; ne sono noti in natura gli isotopi stabili: 204, 206, 207 e 208. È un metallo di color bianco bluastro, che all’aria diventa rapidamente [...] edilizia per piombare i ramponi di ferro che legavano i massi e i tamburi delle colonne. Nel Medioevo (e anche in etàmoderna) fu usato per la fabbricazione dei sigilli circolari pendenti, di cui erano munite numerose categorie di documenti pubblici. ...
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Astronomo, matematico e geografo (n. 100 d. C. circa - m. dopo il 170), vissuto ad Alessandria. Della sua vita conosciamo soltanto quello che si può ricavare dalle sue opere. La sua opera principale è [...] combinandosi con la cosmologia aristotelica, dell'immagine del mondo dominante a partire dal sec. 13° fino all'etàmoderna. Opere minori di astronomia e matematica sono: Περὶ ἀναλήμματος ("Analemma"), sull'orologio solare; Πρόχειροι κανόνες ("Tavole ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] del connotato culturale si nota anche in scrittori di età carolingia, come Eginardo o Paolo Diacono.
Nel Rinascimento tutto ciò che è non italiano.
Con il progredire dell’etàmoderna il termine fu usato sempre meno; i missionari parlavano di ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] come semplice genere letterario, per es. in alcuni carmi di Orazio; ma i. vero e proprio è, in Orazio, il Carmen saeculare.
Etàmoderna
In ambito letterario, il termine – già usato da L. Alamanni (16° sec.), che chiamò i. le sue odi pindariche – si ...
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Biologia
Per le colonie in biologia ➔ colònie biològiche.
Storia
Presso gli antichi, gruppo di cittadini di uno Stato che per decreto pubblico o di propria spontanea volontà si stabilivano in un paese [...] lontano. In etàmoderna, possedimento di uno Stato, di solito situato in territorio lontano e dove la popolazione indigena Mina, anteriore al 750 a.C. o Tell Sukas, i più antichi dell’Età del Ferro), o, in Egitto, della più tarda Naucrati, o di quelli ...
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Sassari Comune della Sardegna (546,1 km2 con 125.273 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, la seconda della Sardegna per popolazione e per importanza economica, politica e culturale, sorge a [...] , con vie strette e tortuose, e i nuovi quartieri, con pianta a scacchiera.
La popolazione comunale, dopo le fasi alterne dell’etàmoderna, ha incominciato a crescere gradualmente, raddoppiando tra il 1861 e il 1931 (da 25.802 a 51.700 ab.). Ma è ...
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Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando [...] poi applicandoli a pressione sul supporto stesso.
L’arte tipografica ebbe fioritura e fortuna a partire dagli inizi dell’etàmoderna nell’Occidente europeo. L’invenzione dei caratteri mobili (1450) è fatta risalire all’orefice di Magonza J. Gutenberg ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...