Alfieri e la ‘religione civile’
Giuseppe Nicoletti
Preistoria alfieriana di Gentile
Al nome di Vittorio Alfieri, Giovanni Gentile ebbe la ventura di associare il proprio almeno a far data dal 1893, [...] Dante, ma non è l’uomo né del Rinascimento né dell’età barocca, che conchiude gli splendori del Rinascimento, ed è decadenza, le stimmate quasi di un mito culturale o di una figura messianica (cfr. Pertici 1999, p. 128 nota 27), nella funzione ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] posizioni dei partigiani del cugino e genero di Muḥammad, che avrebbero generato una corrente dottrinaria eterodossa e messianica che si radicò soprattutto nelle regioni più periferiche del mondo islamico, in particolare nelle province iraniche, e ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] identificazione con Cristo che conferisce a Iesi uno stigma biblico-messianico sulla scorta della pericope evangelica di Matteo 2, 6 , riproponeva il mitico ritorno del passato in una rinnovata età dell'oro. Nel suo carme si intrecciano le concessioni ...
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MINOCCHI, Salvatore
Francesco Malgeri
– Nacque a Ortignano Raggiolo (Arezzo) il 26 ag. 1869 da Giacinto e Agnese Donati. A seguito della morte del padre, quando il M. aveva soltanto sei mesi, e delle [...] potesse contribuire «alla vittoria dell’ideale cristiano nell’età moderna».
Nel luglio 1897, a seguito di difficoltà viaggio (ottobre 1903), Firenze 1904; Storia dei salmi e dell’idea messianica, ibid. 1904; Le profezie di Isaia, con una lettera del ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] 2° a.C. di una comunità stabile, che nella prima età imperiale era integrata e numerosa, di circa trentamila persone. A questa del passaggio alla modernità, è quello della vicenda messianica di Sabbatai Zevi, che nella classica interpretazione di ...
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LAZZARI, Costantino
Fulvio Conti
Nacque a Cremona il 1° genn. 1857 da Luigi, insegnante di scuola secondaria, e da Anna Grandi, di lontane origini nobiliari. Allevato dai nonni materni, si trasferì [...] di fatto con quelle dei massimalisti: attesa messianica della rivoluzione, ma dubbi e cautele 1992, ad ind.; Z. Ciuffoletti, Storia del PSI, I, Le origini e l'età giolittiana, Roma-Bari 1992, ad ind.; L. Briguglio, Turati 1892. Origini e caratteri ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] anni): mille anni fu la durata stabilita per il regno messianico intermedio, prima della parusia, in una dimensione escatologica nutrita rinvigorisce di nuovo significato le classiche periodizzazioni delle sei età del mondo e dei tre regni (del Padre, ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] di convinzioni proprie. Il mito della cristianità medievale – età della simbiosi fra potere civile e potere ecclesiastico o di cui solo la radice che si riferisce alla rivendicazione messianica di Gesù rimarrebbe come filo rosso. Come in tutte ...
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TEODORO
Michele Lodone
– La ricostruzione biografica precedente il processo cui questo personaggio fu sottoposto nel 1515 è basata sostanzialmente sui cenni che egli fornì in quell’occasione. Stando [...] a Pisa, presso lo Studio fiorentino (Lodone, 2018, pp. 93 s.).
All’età di dodici anni, Teodoro prese l’abito camaldolese nel monastero di S. Maria che, peraltro, non fece mai di tale figura messianica un punto centrale della sua proposta politica e ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] e l'anima riguardo al ruolo di Dio dalla creazione all'era messianica e il Derech Hašem (La via di Dio), un'esposizione talmudici dove gli studenti maschi studiavano fino alla maggiore età.
Fonti e Bibl.: Molte opere manoscritte furono raccolte ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...