Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] se si pensa che la lingua franca sarebbe servita come mezzodi comunicazione fra gli europei, che a vario titolo frequentavano il 1999), Lingua d’Oltremare. Sulle tracce del ‘Levant Italian’ in età preunitaria, «Lingua nostra» 60, pp. 65-79.
Bruni, ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] comune. Come per gli altri mezzi, non esiste una lingua italiana della televisione, bensì tanti italiani televisivi, variabili a seconda della tipologia testuale (➔ testo, tipi di) e, in misura minore ormai, dell’età e del livello socioculturale del ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] elettronica, lingua della), nelle quali l’assenza di saluti è considerata generalmente una violazione alle regole del galateo di Internet (la cosiddetta netiquette; ➔ Internet, lingua di). A seconda del mezzo, si conserva in queste sedi un legame ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] ma in realtà di autore ignoto, il cosiddetto Pseudo-Cicerone), indicandolo come il mezzo tecnico più efficace e geografico, ma rinviano a ogni aspetto enciclopedico: ad esempio, l’età infantile: «anzi che tu lasciassi il pappo e ‘l dindi» (Purg ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] e, in secondo luogo, dalla differenza dietà. Il passaggio di allocuzione, là dove tra gli interlocutori 2004: 20).
Nella comunicazione pubblica via web le consuetudini del mezzo agiscono spesso sulle norme correnti: se gli enti pubblici si rivolgono ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] 169 a.C.), il plurale maiestatis è frequente in età repubblicana: ne sono esempi le formule nos consules e nobis consulibus, in numerose orazioni di Cicerone.
Divenuta successivamente di prerogativa imperiale, la costruzione si estende nel tempo alle ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] -rinascimentale assume sempre più i tratti di un’infrazione nei confronti di un mezzo scritto che stava trasformandosi da medium elitario di tipo quasi solo letterario in strumento comunicativo, cioè di tipo sociale, riguardante una collettività più ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] H I K L M N O P Q R S T V (= u) X.
In età augustea fu di nuovo adottata la Z e in più la Y, per trascrivere la v delle parole greche, ormai le relazioni per mezzodi preposizioni invece dei casi, di verbi ausiliari invece di forme verbali sintetiche. ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] . 7. L'evoluzione delle lingue e l'economia linguistica. 8. I mezzi e i fini pratici. □ Bibliografia.
1. Il linguaggio e le lingue altri ambiti (come la comparsa, verso una certa età, di una funzione simbolica), ma cercando in che misura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] per le dame, posteriore dimezzo secolo, Francesco Algarotti riconosce a Fontenelle di essere stato il primo a e Rinascimento:
E. Garin, Gli umanisti e la scienza, in Id., L’età nuova, Napoli 1969, pp. 449-75.
Ch. Trinkaus, L’Umanesimo italiano ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; m. risma di carta; m. metro, m....
mezzano
meżżano agg. e s. m. [lat. medianus, der. di medius «mezzo1»]. – 1. agg. a. Che è in mezzo (in senso fig.), di cosa che sta in mezzo fra il grande e il piccolo, fra il buono e il cattivo nel suo genere, o che in una gradazione qualsiasi...