Introduzione, discorso introduttivo a un’opera. Può essere parte di questa, come ogni prefazione o introduzione, oppure autonomo, come per es. i p. ai Vangeli e quelli alle epistole di s. Paolo.
Nella [...] età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide), il p. era la scena che precedeva l’entrata del coro (parodo) e introduceva l’azione, senza avere necessariamente funzione di teatro moderno (F. Schiller, J.W. Goethe, P. Cossa ecc.) con la formula classica ...
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Personaggio letterario, protagonista di tre romanzi di J.W. von Goethe, con cui il poeta dà avvio al genere del romanzo di formazione (Bildungsroman o Entwicklungsroman).
Il primo testo cui Goethe lavorò, [...] ).
Nella Germania borghese del Settecento si sviluppa la passione di Wilhelm Meisters per il teatro, incoraggiata dallo stimolo della famiglia, a partire dall’infanzia, e della fidanzata, in età adulta, fino a quando egli non cercherà la propria ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] e nel Friuli. Nell'Alto Adige resti appartenenti all'età eneolitica sono molto scarsi. I resti più significativi sono . Il Goethe ne parla ancora, come di un fatto raro, e quasi di uno spettacolo preparato dietro compenso delle formule di canto, ...
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OSSEO, SISTEMA.
Primo DORELLO
Tullio GAYDA
Piero PALAGI
Giovanni CAGNETO
Raffaele MINERVINI
Eugenio MILANI
Sommario: Anatomia p. 695; Fisiologia p. 703; Fisiopatologia p. 705; Anatomia patologica [...] abbozzata da W. Goethe nel 1790 e sviluppata in seguito da L. Oken nel 1807: questi si sforzò di trovare nelle singole saldamento continua fino alla più tarda età, finché tutta la vòlta craniale risulta formata di un solo pezzo; alla chiusura delle ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] con i neoterici verso il 100 a. C. Mentre in quest'età l'esametro si raffina, dandosi leggi ignote al modello greco, i mancanza d'un numero fisso di battute e dell'ornamento della rima. Nel Goethe questa specie di versi assunse facilmente una ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] della metameria del capo dei vertebrati, in cui eccellono, dopo il Goethe, i nomi di R. Owen, Th. Huxley, Froriep, Van Wijhe, A. punto di vista storico, è possibile, invece, definire e isolare la radice relativamente, beninteso, a un'età determinata. ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] dirige l'attenzione di essa verso l'Oriente. I romantici traggono da esso ricca ispirazione e Goethe nella sua universalità , le scienze naturali, l'arte sia dell'età storica sia dell'età preariana, la storia attraverso le fonti epigrafiche e ...
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TACITO, P. Cornelio (P. Cornelius Tacitus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino FUNAIOLI
Storico romano, vissuto fra il sec. I e II d. C. Ciò che di lui si sa con sicurezza è ben poco. Il prenome stesso, che da [...] fra i narrator di sé stessi e di altri dal Rinascimento fin giù all'Alfieri e al Goethe: una biografia però di vasto respiro, che della politica, uno storico che tratta di sovrani e non di repubbliche in un'età che vedeva il consolidarsi delle grandi ...
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MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] e rozzi, perfezionandosi col tempo e specie nell'età ellenistica. Questi erano l'egkúklēma, piattaforma mobile, la era stato, di regola, l'autore in persona: Eschilo, Sofocle, Plauto, Shakespeare, Molière, Calderón, Goldoni, Goethe, Ostrowskij, Ibsen ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] . "Il nome d'un uomo" - scriveva W. Goethe, malcontento per uno scherzo di G. Herder sul suo cognome - "non è come una famiglia all'altra. Il cognome si fissa soltanto con l'età sillana; per lungo tempo esso rimase privilegio dei patrizî e poi delle ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel significato più ampio e filosofico, apprendere...
intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre fondamentalmente a tre: a) volgere...