SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] cui percorso, in rapporto al centro abitato di età romana, è tuttavia ancora oggetto di discussioni ( dellariformadella Chiesa -, a proporsi come punto di riferimento morale della comunità cittadina, interprete, nella dimensione religiosa, dell ...
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RODI
M. Michailidu
(gr. ῾ΡόδοϚ; lat. Rhodus)
Isola greca del mar Egeo sudorientale, la maggiore del complesso insulare del Dodecaneso (Sporadi meridionali), con centro principale nella città omonima.La [...] seguito dellariforma dioclezianea, e fino all'inizio del 7°, Rodi fu capitale della Provincia Insularum, facente parte della diocesi μέχϱι τὸ 18ο αἰῶνα [La pittura murale a R. dall'età paleocristiana al sec. 18°], Rhodos 1992; M. Michailidu, Ceramica ...
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ARPADI
M. Tóth
Dinastia che regnò in Ungheria per quattro secoli, fino al 1000 con il titolo ducale e dal 1001 al 1301 con quello reale. La dinastia prende il nome da 〈P5>Arpád - figlio del primo [...] e di Colomanno, queste ultime nello spirito dellariforma gregoriana, furono alla base del grande sviluppo architettonico Arpadi.L'età successiva al regno di Stefano V vide il frazionamento del potere regio e l'affermazione dell'oligarchia. Sotto ...
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FULDA
G. Stasch
Città della Germania (Assia), posta lungo il fiume omonimo, sviluppatasi intorno a un monastero benedettino nel corso dell'8° secolo. L'insediamento monastico di F. venne fondato il [...] relative all'idea che era alla base di un tale progetto, il successivo ampliamento della 'famiglia' di monasteri, avvenuto in età ottoniana con la fondazione a O del monastero riformato di St. Andreas (1020 ca.), è citato da una fonte antica, la Vita ...
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MAGDEBURGO
H. Faensen
(ted. Magdeburg; Magadoburg nei docc. medievali)
Città della Germania, capoluogo del distretto omonimo, posta sul medio corso dell'Elba.M. ebbe importanza in età medievale sia [...] munita di cella campanaria, e torri scalari cilindriche ai lati, in cui si esplicano chiaramente le tendenze architettoniche dellariforma. Nel 1064 l'arcivescovo Werner aveva fatto sostituire la prima chiesa monastica con una basilica a colonne, in ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] 778 nella direzione della scuola. La leggenda che fa di A. un discepolo diretto di Beda, diffusa già in tarda età carolingia - il ufficialmente il programma dellariforma culturale, in particolare della famosa Admonitio generalis dell'anno 789 (MGH ...
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MATRIMONIO
J. Baschet
Il m. veniva definito nel Medioevo, sulla scia del diritto romano, come l'istituzione tra l'uomo e la donna di una comunione di vita e di beni socialmente riconosciuta, che costituiva [...] amplificando in epoca carolingia e poi nel momento dellariforma gregoriana alcuni temi già accennati in Agostino, giunsero -IX; Vangelo dello pseudo-Matteo, VIII), Maria, non potendo rimanere nel Tempio una volta raggiunta l'età di quattordici anni ...
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NORTHUMBRIA
C.A. Farr
(North hymbre, Northenhymbre nei docc. medievali)
Regno appartenuto all'antica eptarchia anglosassone, corrispondente all'incirca all'od. contea di Northumberland, nell'Inghilterra [...] 40. In età vichinga, quando in rapporto a un incremento del numero dei monumenti si registrò un declino nella qualità della scultura, molte di derivazione carolingia, del periodo dellaRiforma monastica dell'Inghilterra meridionale non ebbe presa in ...
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DURHAM
A. Lawrence
(Dunelmum nei docc. medievali)
Cittadina dell'Inghilterra nordorientale, situata su una penisola rocciosa del fiume Wear.Le origini di D. si devono alla natura del sito sul quale [...] il Medioevo.Non è stato possibile individuare l'ubicazione della cattedrale di età anglosassone, iniziata nel 995 ca. e completata tra reliquiario di s. Cutberto venne distrutto con l'avvento dellaRiforma del 1540, ma le reliquie del santo vennero ...
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NONANTOLA
G. Zanichelli
Centro dell'Emilia-Romagna, posto a km 10 a N-E di Modena, sulla riva destra del Panaro, il cui toponimo deriva dalla centuriazione romana.L'insediamento, sorto come colonia [...] il cantiere di Modena e con la progettazione dell'officina dellaRiforma. Nel primo caso, infatti, N. . Zuliani, La pittura nell'abbazia di Nonantola. Un refettorio affrescato di età romanica (Collana di studi e ricerche. Saggi, 1), Modena 1991; ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...