TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] Firenze 1979; La miniatura italiana in età romanica e gotica, "Atti del I Congresso di storia della miniatura italiana, Cortona 1978", Firenze 1979; R. Silva, Architettura del secolo XI nel tempo dellariforma pregregoriana in Toscana, CrArte, s. IV ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] decenni hanno ricostruito i rapporti tra l'ideologia dellariforma gregoriana e la sua traduzione figurativa hanno avuto de Saint-Michel-de-Cuxa 19, 1988, pp. 169-182; L'etàdell'abate Desiderio, I, Manoscritti cassinesi del secolo XI, a cura di S ...
Leggi Tutto
CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] ).Il parziale fallimento dellariforma anianea non comportò un abbandono dello schema insediativo benedettino . 12°-inizi 13°).Una seconda formulazione del c. in età romanica, sebbene ampiamente sviluppatasi in mature forme gotiche nel corso ...
Leggi Tutto
Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] dell'abbazia di Montecassino, il portato più consapevole nell'ambito della strategia dei segni architettonici e figurativi dellariforma in Abruzzo e l'orizzonte cassinese, in L'etàdell'abate Desiderio, "Convegno di Studi sul Medioevo Meridionale ...
Leggi Tutto
CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] agevole individuare i diversi presupposti. Allo spirito dellariforma, a opera del vescovo cluniacense Gerardo, . 1-17; A. Giuliano, Motivi classici nella scultura e nella glittica di età normanna e federiciana, ivi, pp. 19-26; P.C. Claussen, Scultura ...
Leggi Tutto
CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] restituire, anzi di accrescere, l'importanza avuta dalla città in età visigota, conobbe un momento di grande sviluppo, che raggiunse il , evidentemente, una grande resistenza nei confronti dellariforma romana e ciò non avvenne tanto nel territorio ...
Leggi Tutto
CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] con ambulacro e galleria) e le altre c. palatine, d'età carolingia e successive, spesso non vanno oltre la semplice adozione di indipendenti entro chiese e cattedrali, numerosissimi prima dellaRiforma, costituivano talora veri e propri edifici in ...
Leggi Tutto
DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] o meglio i manoscritti della Commedia, rimasero, per scelta ideologica dei protagonisti dellariforma ostili a D. voll., Berlin 1980; C. Bec, Cultura e società a Firenze nell'etàdella Rinascenza, Roma 1981; A. Conti, La miniatura bolognese. Scuole e ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] cultura, dai grandi monumenti ateniesi dell'età di Pericle alle straordinarie realizzazioni nei vari luoghi aveva diversi valori, sempre intorno a 25-35 kg; prima dellariforma di Solone, il più usato era il talento eginetico, di 37,11 kg ...
Leggi Tutto
CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] ivi, pp. 156-157; A.C. Quintavalle, L'officina dellaRiforma: Wiligelmo, Lanfranco, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena ; I. Toesca, Arcangelo Gabriele, in Milano e la Lombardia in età comunale, secoli XI-XIII, cat., Milano 1993, pp. 312-313 ...
Leggi Tutto
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...