NARBONENSIS, Gallia
G. C. Susini
Provincia romana (per i caratteri artistici della N., v. gallo-romana, arte). - Fu detta anche Gallia Transalpina, o Ulterior, o semplicemente Provincia (donde Provenza, [...] aggiungevano gli undecimviri, gli aediles, i quaestores.
La riforma dioclezianea divise la N. prima in due poi in Rodano. A Glanum fiorì un grande santuario della Valetudo, già frequentato in età celtica anche dai Greci, e particolarmente favorito ...
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FIORINI, Gabriele
Angela Ghirardi
Figlio del pittore Giovan Battista e di Laura Armani, nacque intorno al 1570, anche se il Malvasia (1678, p. 252) lo ricorda, nel 1571, nel consiglio della Compagnia [...] capace traduttore, nel linguaggio della scultura, di stimoli artistici, sollecitati dalla riforma dei Carracci, in grado , 53, 57; E. Riccomini, Ordine e vaghezza. La scultura in Emilia in età barocca, Bologna 1972, pp. 65-69; G. Cammarota, G. F., uno ...
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IDOLO
M. Camille
Durante il Medioevo l'i. costituì uno dei più rilevanti segni visivi dell'arte, che permise sia di definire il corretto ruolo rivestito dalle immagini consentite nell'ambito della Chiesa [...] .L'i. divenne l'archetipo dell'anti-immagine, rappresentato in numerosi contesti già in età carolingia. Il più antico ciclo narrativo la Riforma, in particolare i lollardi in Inghilterra, ebbero un atteggiamento critico nei confronti della ...
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TARRACONENSIS, Hispania
G. C. Susini
Provincia romana. - Questo nome divenne ufficiale per l'antica provincia dell'Hispania Citerior solo a partire dal III sec. d. C., quando l'Asturia e la Callaecia [...] le Baleari ed in età augustea, presumibilmente attorno al 19 a. C., al termine delle guerre cantabriche, fu realizzato riforma tetrarchica, dopo il distacco delle Asturie e della Galizia, divise la T. in due province, una settentrionale dello ...
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FRISIA
Z. van Ruyven-Zeman
(olandese Friesland)
Regione storica attualmente suddivisa tra l'area nordoccidentale della Bassa Sassonia (Germania) e i Paesi Bassi. La F. storica compresa nei Paesi Bassi, [...] conserva un numero relativamente ampio di edifici di età medievale. A causa della posizione isolata degli insediamenti sui terpen, ciascun dell'architettura monastica, a eccezione delle chiese francescane di Bolsward e Broerekerk; dopo la Riforma ...
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LYCIA et PAMPHYLIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome si designò ufficialmente, a partire da Vespasiano, una provincia romana di nuova istituzione, comprendente le due regioni nominate e [...] la restituzione, forse in età neroniana, dell'autonomia alla confederazione licia.
riforma tetrarchica la Pisidia si staccò dalla provincia e divenne autonoma; con Costantino si attuò pure la divisione amministrativa tra L. e P., entro l'ambito della ...
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TELL el-‛AMĀRNAH
S. Donadoni
A. M. Roveri
Località dell'Egitto. Verso la fine della XVIII dinastia ragioni religiose e politiche spinsero un re d'Egitto, Ekhnaton (c. 1370 a. C.) ad abbandonare Tebe [...] da finestre in alto. La parte intima della casa, lo harem, è divisa dalla parte pratica alla rivoluzione artistica, la riforma religiosa voluta dal sovrano. Con in poi dominante, in varie forme, fino all'età etiopica e saitica.
(S. Donadoni)
L'arte ...
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PESTAGALLI, Giuseppe Prospero Ambrogio
Giovanna D'Amia
PESTAGALLI, Giuseppe Prospero Ambrogio. – Nacque a Milano il 16 aprile 1813, primogenito di Pietro, ingegnere-architetto, e da Caterina Gaspardini [...] sul modello dell’edilizia milanese dell’età di Ludovico il Moro.
Nel 1856 Pestagalli divenne membro della Commissione di in S. Nazaro (1857), la riformadella facciata dell’istituto religioso delle Figlie della Carità (1858) e l’ampliamento del ...
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LIBERI, Antonio (Antonio da Faenza, Antonio di Mazzone, Antonio Domenichi)
Vaima Gelli
Sono poche le notizie certe su questo pittore e architetto probabilmente originario di Faenza, attivo nella prima [...] architettura, morto a Faenza nel 1534 all'età di 78 anni. La storiografia moderna di S. Francesco nel 1525, che rivela lo studio delle opere di L. Lotto e di G. Genga. e in Romagna. Un romanzo polifonico tra Riforma e Controriforma, Milano 1995, pp. ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] delle opere di Giuseppe Ebreo con dedica al suo allievo. Ripercorrendo le orme dello zio cardinal Niccolò, prese gli ordini minori all'età operaio di S. Maria del Fiore (1575) e riformatore degli statuti dell'arte dei mercanti (1587). Il 12 nov. 1578 ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...